Con le mani
sudicie
hai infettato
i tuoi giorni
come un vigliacco
ti sei nascosto
dietro l'ombra
di un ago
che schifato
rigurgitava
quel marcio nettare
pulsante d'illusioni
e con occhi paonazzi
assetati di sballo
hai coccolato
fantasmi di vetro.
Presto scadrà
il noleggio
di questa zavorra
putrida
mentre vivi
la tua morte
vomiti al mondo
un sordo
lamento.