Mi aggrappo coi pensieri alle ali di rondoni
che sibilanti a stormi e prepotenti
falciano il cielo d’azzurro trasudato sopra il mare
E’ un delirio di sensi che mi prende
e un’ansia immotivata dentro m’accarezza
Memorie d’altri tempi
in piroette esatte scorrono veloci nella mente
e un luna-park antico vorticoso di giostre
il fiato ancora mi trattiene in gola
Non sostano i rondoni volano sempre
e vanno avanti e indietro nel mio tempo
mescolando ogni cosa
capricci ed esultanze di bambino
aromi di passioni mai svelate
asprezze di cammini e pianti amari
colori colorati di stagioni
ma soprattutto
il buco nero immane dei perché
che nessun tempo mai né la ragione
hanno appagato appieno
I rondoni hanno per tetto il cielo
e dormono sorretti dalle stelle
senza un perché.