..."divengo pietra"...mi spaventi caro amico mio...non c'è cosa più terribile di un cuore che diviene di pietra...perchè così intendo quella frase...
...tu pietra nel corpo?...ma se assorbi tutto...se ti fai carico di quel mondo che ti sta asfissiando...se sei così "vivo" in tutto ciò che ti sta accadendo...che pietra sei?...
...prendiamo il lato positivo della cosa: la pietra si modifica all'erosione dei venti...dell'acqua...di tutto...quindi c'è una miriadi di possibilità che tu perda una parte di sofferenza e possa ritornare alla vita...e al desiderio di viverla...è una delle intenzioni che metto nelle mie preghiere: che tu possa avere un pò di serenità...tvb
...un bacio...simy
Divenir pietra ha diversi significati.
Per esempio: pietra tombale, pietra di paragone...
Oppure mineralizzare la mia esistenza allo stato attuale. Diventare eterno come pietra e non come corpo ormai inutile.
Come vedi, Simy, tanti significati.
Ma indubbiamente la poesia è nata in un grande momento di solitudine, silenzio e tristezza.
E le pietre, sai, non hanno sentimenti.
Beate loro!
Grazie.
N.
Divenir pietra ha diversi significati.
Per esempio: pietra tombale, pietra di paragone...
Oppure mineralizzare la mia esistenza allo stato attuale. Diventare eterno come pietra e non come corpo ormai inutile.
Come vedi, Simy, tanti significati.
Ma indubbiamente la poesia è nata in un grande momento di solitudine, silenzio e tristezza.
E le pietre, sai, non hanno sentimenti.
Beate loro!
Grazie.
N.
Avevo letto poco fa la tua di domenica, sulla quale ho lasciato un commento. Ritrovo qui il medesimo tema, ma con una lirica maggiormente accorata (anzi, scorata), nel reclinamento delle energie, nella sofferenza del buco della solitudine e della deprivazione. La poesia è sempre di forte suggestione, con una ampia varietà lessicale e immagini ben rese. Permettimi di dirti ancora, tuttavia, di sforzarti di uscire dal mero ripiegamento in te stesso. Le persone amate lasciano di sé tracce indelebili e tanta ricchezza, che è un patrimonio per la vita di chi resta e non per annientarla. Credici e datti forza amico.
Un caro saluto Ernesto.
Max
Caro Max, è vero e hai ragione.
Ma la stagione attuale non mi consente di condividere quel che tu dici, anche se, forse, è sistanzailemnte corretto.
Le persone amate lasciano tracce indelebili e tanta ricchezza; non lo nego. Solo che non vorrei parlarne al passato!
Il presente, sempre frutto di quel che siamo stato, non è, da un punto di vista di vita interiore, il massimo di quel che pensavo di rac-cogliere; ma spero sempre di poterlo fare in un prossimo futuro.
Del resto è quel che mi sorregge.
Un caro saluto anche a te.
Per qualche tempo non penso di scrivere in quanto impegnato in lavoro e non caricato a dovere.
E poi, mica ho 10 nick coi quali scrivere quel che mi vien in mente per il gusto di dire: "io ci sono"!
E
Strano! Ho ripreso questa lirica qui allo studio per un caso. E' passato un anno. Rileggo e trovo il tuo commento.
Mi scuso e ti ringrazio
Er