PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/10/2002
Vorrei essere vecchio
Di mille anni
Solamente per ricordarti
Per pensare alle volte che siamo stati insieme
E immaginare d’aver già superato tutto
Ogni cosa
Ogni dolore
Sofferenza
Sapendo di ritrovarti alla fine d’ogni cosa
Accanto a me.
Quel che mi fa esser vivo.
Ma, sì, lo so; è solo il frutto della fantasia
D’un uomo solo
Attraversato da forze inerziali di vita
Che si stanno fermando.
E anche questo silenzio che m’avvolge
Che penetra nella mente
E la sconvolge
Passando per l’anima.
Sono un mortale che assorbe ogni cosa;
Immenso buco nero di tormenti
Dal quale non esce mai un riso di piacere!
Muto
Sconvolgo i pensieri e li miscelo coi ricordi
E tutto dirompe in un pianto notturno altissimo
Soffocato dalla risacca.
Divento pietra fissando un soffitto
Che non sa di niente
Mi volto
E trovo nude pareti
Incapaci di recepire ombre umane.
Spargo, allora, intorno a me
Parole solitarie
Frasi sconnesse
Pronunciate in perfetta lucidità:
Nessuno m’ascolta, s’avverte di me.
E parlo a me stesso
Invocando un termine per ogni cosa
Dove la mia futilità, anche d’un breve esistere,
Appare inevitabile.
Stanco,
Da giorni mi trascino
Alla ricerca d’antichi ricordi
Per alimentar sogni
Ingigantir speranze
Per continuare a vivere.
Comprendo la fine di questo mio gioco
Scoprendo le carte.
Anche questa volta
Il solitario
Non m’è riuscito.
Spengo la luce su me
E nel buio che mi avvinghia
Son ricoperto di baci freddi
Dall’acre sapore di terra e di legno.
Alba, ti prego, non ritornare!
Se un altro giorno dovesse essere uguale
A questi, trascorsi a rimestar il passato,
Non voglio più alcun futuro.
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..."divengo pietra"...mi spaventi caro amico mio...non c'è cosa più terribile di un cuore che diviene di pietra...perchè così intendo quella frase...
...tu pietra nel corpo?...ma se assorbi tutto...se ti fai carico di quel mondo che ti sta asfissiando...se sei così "vivo" in tutto ciò che ti sta accadendo...che pietra sei?...
...prendiamo il lato positivo della cosa: la pietra si modifica all'erosione dei venti...dell'acqua...di tutto...quindi c'è una miriadi di possibilità che tu perda una parte di sofferenza e possa ritornare alla vita...e al desiderio di viverla...è una delle intenzioni che metto nelle mie preghiere: che tu possa avere un pò di serenità...tvb
...un bacio...simy

il 07/10/2002 alle 08:10

Divenir pietra ha diversi significati.
Per esempio: pietra tombale, pietra di paragone...
Oppure mineralizzare la mia esistenza allo stato attuale. Diventare eterno come pietra e non come corpo ormai inutile.
Come vedi, Simy, tanti significati.
Ma indubbiamente la poesia è nata in un grande momento di solitudine, silenzio e tristezza.
E le pietre, sai, non hanno sentimenti.
Beate loro!
Grazie.
N.

il 07/10/2002 alle 08:33

Divenir pietra ha diversi significati.
Per esempio: pietra tombale, pietra di paragone...
Oppure mineralizzare la mia esistenza allo stato attuale. Diventare eterno come pietra e non come corpo ormai inutile.
Come vedi, Simy, tanti significati.
Ma indubbiamente la poesia è nata in un grande momento di solitudine, silenzio e tristezza.
E le pietre, sai, non hanno sentimenti.
Beate loro!
Grazie.
N.

il 07/10/2002 alle 08:35

Avevo letto poco fa la tua di domenica, sulla quale ho lasciato un commento. Ritrovo qui il medesimo tema, ma con una lirica maggiormente accorata (anzi, scorata), nel reclinamento delle energie, nella sofferenza del buco della solitudine e della deprivazione. La poesia è sempre di forte suggestione, con una ampia varietà lessicale e immagini ben rese. Permettimi di dirti ancora, tuttavia, di sforzarti di uscire dal mero ripiegamento in te stesso. Le persone amate lasciano di sé tracce indelebili e tanta ricchezza, che è un patrimonio per la vita di chi resta e non per annientarla. Credici e datti forza amico.
Un caro saluto Ernesto.
Max

il 07/10/2002 alle 11:19

Caro Max, è vero e hai ragione.
Ma la stagione attuale non mi consente di condividere quel che tu dici, anche se, forse, è sistanzailemnte corretto.
Le persone amate lasciano tracce indelebili e tanta ricchezza; non lo nego. Solo che non vorrei parlarne al passato!
Il presente, sempre frutto di quel che siamo stato, non è, da un punto di vista di vita interiore, il massimo di quel che pensavo di rac-cogliere; ma spero sempre di poterlo fare in un prossimo futuro.
Del resto è quel che mi sorregge.
Un caro saluto anche a te.
Per qualche tempo non penso di scrivere in quanto impegnato in lavoro e non caricato a dovere.
E poi, mica ho 10 nick coi quali scrivere quel che mi vien in mente per il gusto di dire: "io ci sono"!
E

il 07/10/2002 alle 19:35

Strano! Ho ripreso questa lirica qui allo studio per un caso. E' passato un anno. Rileggo e trovo il tuo commento.
Mi scuso e ti ringrazio
Er

il 07/10/2003 alle 20:04