PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/05/2011
Scappai alla vigilia delle nostre nozze.
Avevano preparato calamari fritti e birra di mirtilli.
Ma soffiava uno scirocco foriero di capricci. Poi tornai,
portando in dote le crudelta' mentali con cui t'avrei afflitta
nel resto della vita: i traslochi ad ogni fine settimana,
gli errori di pronuncia, i soldi gettati dal balcone.
Mi amasti per i miei moltissimi difetti. Cosi
fummo sempre belli, con la passione
condivisa verso i tropici ed i piaceri
che sconfinano nel dolore.
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Al mio matrimonio (Il primo? Il secondo? o l'altro?... non ricordo bene), prepararono pasta e fagioli.

Gli errori di pronuncia ne faccio ancora...
Mi hanno sempre detto che fa parte del mio charme...

Sarà...

I miei tropici si chiamano "trains de banlieu"...

Bellissima la tua

Con invidia
Ferdinando

il 16/05/2011 alle 16:05

pur nell' ironia si intravede un messaggio serio e profondo...un rapporto d'amore vero, parli di difetti, e parli di cose non scontate, di imprevedibilità che fa rima con la vita vera..mi è piaciuta

il 16/05/2011 alle 21:51

Con pasta e fagioli si trattava sicuramente del primo. Nel secondo ci sara' stata una bella fetta di carne.

Sarei anche un sans-papiers pur di vivere in quei tuoi tropici. Soprattutto di Maggio che deve essere splendido a Parigi.

con invidia ricambiata,

il 17/05/2011 alle 10:06

e' vero, fra esagerazioni e invenzioni ed ironia c'e' tanto di vero in questa composizione. una fetta di vita mia, ed anche importante. grazie,

il 17/05/2011 alle 10:07