PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/05/2011
Dovrai abituarti alla mia turpitudine
morale. Affondo le dita nel naso e guardo
il sedere alle donne nell’autobus. E quest’estate
la pretendo d’infinita violenza: di sole cocente, di
letture nei bar. Mi scontrerò contro passanti. Abbaierò
alle macchine al buio. Guarderò dal buco della tua
serratura. Tu mi sorriderai ed inviterai ad entrare.
Ti farai pure toccare il fondoschiena ma solo
dopo che mi sarò lavato le mani.
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mi hai fatto proprio ridere stamattina...se vedo qualcuno che di notte abbaia alle macchine non mi preoccupo allora...ciao

il 14/05/2011 alle 09:33

Che bello far ridere!

il 14/05/2011 alle 14:14

pure quel lavarsi le mani prima di toccare il suo fondoschiena( una giusta pretesa) non è male...

il 14/05/2011 alle 15:52

Le abluzioni rituali sono importanti...
Soprattutto prima di adempiere il sacro rito del toccami_il_culo_ma_senza_volgarità_e_se_proprio_ci_tiene_sculacciami_un_po'...

Come sempre l'eterno ringrazia il poeta.

Ferdinando

il 14/05/2011 alle 19:02

Una giusta pretesa soprattutto dopo il secondo verso. Questo sarebbe, nel mio piccolo, il gran finale ad effetto.

il 15/05/2011 alle 11:02

Grazie mille. Ciao,

il 15/05/2011 alle 11:03

Che dire? Boh. Di domenica mattina poi... Grazie Eterno.

il Poeta.

il 15/05/2011 alle 11:05