"si fa canto di tante illusioni
su quella marea di parole
serrate nei sogni.
in lui mitigo la mia ira
fuggo i vuoti viscerali
sciolgo le canne dei fucili.
ognuno il proprio assoluto
lo raggiunge da solo"...
Splendida tutta, quetsa parte e la chiusa su tutto.
Un caro saluto
Ax
"fuggo i vuoti viscerali, sciolgo le canne dei fucili" quanta verità in queste parole e in queste immagini...bella ninetta
..bello qs tuo canto all'infinito che si aria..e celeste..vento e tempesta..volare in lassù ha la capacità di farci sentire lontani dalle bassezze..
un abbraccio "gabbiano Jonathan"!
Un bellissimo canto che sale al cielo assieme ai gabbiani...
Complimenti
Mi ha colpito tutta dall'inizio alla fine
Con affetto
Fabio
Il tuo poetare è come un’onda che, alla prima lettura, ti sorprende, ma alle letture successive ti travolge. La rileggi perché il torrente di parole, con il suo procedere veloce e incalzante, all’inizio quasi ti sfugge e lo segui come lo scorrere di un fiume che non puoi afferrare: ne senti la musica, ma non ne cogli subito i significati profondi. Poi, rileggendo, ti accorgi di quanta sostanza ci sia dietro le parole: il fiume si ingrossa, si espande e diventa mare…
Moirym
vero, ognuno il proprio assoluto lo raggiunge da solo...ma se diverse sono le strade l'approdo è sempre in una realtà trascendente la vita sensoriale. qualcosa che senti, presenti(presentire) e che dà un senso a tutto, qualcosa di fronte al quale "fuggo i vuoti viscerali, sciolgo le csnne dei fucili, e il tempo diventa bellezza per la mente".
mi piace moltissimo!
baci
eos
grazie Ax per la tua presenza e per la tua lettura.
contenta del tuo giudizio positivo.
un abbraccio
ninetta
con la mente puoi anche vedere oltre ma la prima tappa è il cielo che i nostri occhi vedono, semplicemente sollevandosi verso l'alto, uno sguardo nell'azzurro in cui porre tutte le nostre speranze, i nostri sogni.
molto bello il tuo commento.
grazie
ninetta
grazie fabio la tua lettura mi fa immenso piacere come il canto in volo assieme ai gabbiani.
un caro saluto
ninetta
bella l'immagine di questo fiume che diventa mare , come i tuoi commenti che per me sono musica, che arriva in sordina...piano.. con il suono del flauto e poi. ...s'accende tutta l'orchesta .....
grazie
un forte abbraccio ninetta.
ben detto cara eos l'approdo è sempre in una realtà
trascendentale, luogo in cui si può viaggiare con la propria immaginazione per trarne conforto e serenità.
sono molto contenta che ti sia piaciuta, sai che tengo molto al tuo commento.
un forte abbraccio
ninetta.
sono a computer avaro o in avaria e sono in nolo o in volo
in attesa di normalità ti abbraccio
ninomario
mi fa piacere il tuo commento.
grazie per la lettura
saluti cari
ninetta
mi fai pensare veramente a Jonathan al suo volo di libertà anche se il mio è più terapeutico.
grazie del tuo passaggio.
un forte abbraccio
ninetta
sarà lassù
che un giorno finiremo tutti!
forse...
ma è bello pensarlo!
salutoni
nino
Assolutamente condivisi i tuoi bellissimi versi...è un canto stupendo di grande impatto ed hai ragione...ognuno il proprio assoluto lo raggiunge da solo come il triste pianto del poeta, come l'ultimo respiro del mondo.
Bravissima ninetta...mi piace molto...
Un abbraccio,
helan
così ci dicevano da piccoli...in cielo...
grazie nino
un saluto, ninetta.
grazie helan per la condivisione, sono felice che ti siano piaciuti questi versi, un caro saluto
ninetta.
Quando la poesia mette le ali, rapisce il nostro animo incuneato sulla terra, dal peso dello stesso corpo, e lo fa volare verso l’alto. Scioglie le pesanti canne dei fucili e spia oltre il volo di farfalle e gabbiani, oltre e dentro il cielo, qualcosa che duri più del mondo impermanente. Un assoluto intimo e personale, raggiunto anche attraverso il pianto? Sì, credo di sì. Il segreto lo sveli tu, con i tuoi versi, e sta nel guardare in alto, lì dove il corpo e la mente assumono la vastità ed il colore del cielo. Lirica e suggestiva, nonché d’insegnamento.
grazie carissimo, è suggestivo anche il tuo commento.contenta della condivisione.
un caro saluto
ninetta
Poesia pittoresca al massimo,
condivido con te il volo di gabbiani
su nel cielo azzurro, mentre leggiamo nelle stelle
il nostro immenso "ti amo" alla vita.
A P S :
. Marygiò