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Pubblicata il 10/05/2011
La mia rabbia è clandestina,
come una zitella in ghingheri
che non sa che strumenti usare;
si traveste da ricca donna, ogni tanto,
e parla sotto voce,
con amplesso dignitario.
In compenso mi è stata vicina,
più di mille facce e di mille bocche,
che fremono come scatole
al primo sfogo di un bianco pianto.
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bravo o brava

il 10/05/2011 alle 17:45

grazie, alla prossima,francesco

il 11/05/2011 alle 14:23

quando prende ti risucchia come un boccone ingoiato troppo in fretta ,piaciuta ,ciao fra ,cate

il 11/05/2011 alle 22:58