PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/05/2011
Niente
niente di piu'
di quello che ho
di quello che ho sempre avuto
si appuntano i giorni
lunghi
tutti in fila
sempre piu' silenziosi
risuonano i miei passi
io abbasso la testa
ed apro le palme al cielo
come sempre
accadrà qualcosa
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si legge pathos ma non tragicità

il 09/05/2011 alle 20:32

si potrebbe leggere in vari modi io preferisco leggerla in chiave tutto sommato "positiva". La raggiunta consapevolezza che non siamo del tutto artefici del nostro destino, che c'è cmq un fato o una provvidenza che "indirizza" le nostre scelte e questo allevia il peso della responsabilità personale negli snodi più significativi della vita. Questo io ci leggo nei passi più leggeri e nelle palme tese al cielo.E l'accettazione pacifica di questa consapevolezza, che anch'io condivido.
piaciuta molto.
ti abbraccio
eos

il 09/05/2011 alle 21:00

come ti capisco per quel niente. vernon invece non capisce l'abbassare la testa e aprire le palme al cielo, però ti saluta e ti augura buona notte, rich.

il 09/05/2011 alle 21:27

ci sono momenti in cui ti dici accada quel che accada, sono i momenti dell' abbandono...grazie cosma

il 09/05/2011 alle 22:17

concordo eos..le palme aperte volevano dire esattamente questo, e quel "niente, niente di piu' di quello che si ha"è come dire che non si riesce ad uscire fuori dalla nostra ripetitività, non si può esser diversi da quello che si è, da qui l'accettazione del proprio destino...grazie eos

il 09/05/2011 alle 22:23

Vernòn è un guerriero ed ha tutto il mio rispetto, però questa poesia poteva interessare al reverendo che mi sa che stasera non è in casa...grazie mia cara

il 09/05/2011 alle 22:27

disillusione, pura e vera, e una dolce consapevolezza che qualcosa accadrà, e si sa. qualcosa accade sempre. stupenda. un saluto

il 09/05/2011 alle 22:48

grazie kavka, sei veramente gentile...ciao

il 09/05/2011 alle 23:03

non è in casa, ma alla riunione ecumenica prima che il governo gliela vieti, rich.

il 09/05/2011 alle 23:10

Leggo la poesia solo con l’intenzione di sentire ciò che mi trasmette.
Ciò che avvolge questa poesia e ne scandisce il ritmo è il silenzio, anche i tuoi passi hanno un suono appena percettibile, felpato. Tutto è in sordina: i giorni che si appuntano come in un calendario, passano in fila nella loro ripetitività, lunghi nella loro tacita esistenza. Quel “niente”, così isolato nel primo verso, pesa come un macigno… come un ferma immagine. Vedo passare una vita che scorre immutabile (niente di più) con una venatura di mistero e quasi una serena rassegnazione, ma sento anche l’attesa e la speranza aleggiare nelle stanze del tempo, infatti il ritmo lento si interrompe improvvisamente nell’ultimo verso che fa da contrappeso al primo. Dunque “accadrà qualcosa", non sappiamo cosa, ma tutto sembra animarsi all’improvviso, e persino i tuoi passi ora risuonano nitidi e forti mentre ti allontani.
Sinceramente
Moirym

il 09/05/2011 alle 23:15

sembra monotonia nella parte iniziale , invece è solo attesa di qualcosa che farà cambiare l'esistenza, quelle mani sollevate al cielo rappesentano una invocazione" non posso aspettare oltre".
un caro saluto
ninetta

il 09/05/2011 alle 23:35

un mistico abbandono al volere del cielo, anche se la via è lunga e nebbiosa...
Molto bella!
Un abbraccio
Ax

il 10/05/2011 alle 08:06

lusingato dal tuo commento attento ed approfondito..grazie veramente Moyrim

il 10/05/2011 alle 08:53

è così Ninetta, è almeno una speranza...grazie

il 10/05/2011 alle 08:54

ed io ringrazio anche te....ciao Alessia

il 10/05/2011 alle 09:00

quanto meno ci provo, riuscirci poi è un altro discorso...ti ringrazio caro ax, un abbraccio anche a te

il 10/05/2011 alle 09:01

Non ti aspetti niente di più di quello che hai sempre avuto nel susseguirsi dei giorni lunghi e tutti uguali, eppure inconsciamente apri le palme al cielo e, chissà, qualcosa di inaspettato può sempre accadere....
E' una sensazione che, spesso, prende anche me e sempre c'è in sottofondo una speranza che serpeggia...
Accadrà qualcosa.....sempre....
Ciao Arturo, buona giornata,
helan

il 10/05/2011 alle 09:19

si spera helan, anche se non è quasi mai quello che vogliamo...ma siamo noi incontentabili o è solo destino? In ogni caso sono lieto della tua condivisione, e ti saluto affettuosamente..ciao

il 10/05/2011 alle 09:32
Jul

Il pessimismo cosmico del niente suffragato dal pensiero "sempre accadrà qualcosa"...
Ma è anche distacco da quanto potrebbe accadere,accade o accadrà. Un'ipotesi da spettatore che osserva senza coinvolgimento, quasi un convitato di pietra al tempo che testimonia lo scandire di giorni ed eventi senza partecipazione ed in questa "inamovibile passività"la condizione umana stratifica e sedimenta l'inguaribile ma necessaria solitudine...

il 10/05/2011 alle 16:25

mamma mia Giulia...è ancora piu' bello quello che hai detto perchè "neutro", hai fotografato questo momento con i pro ed i contro...hai ragione, da spettatori si soffre meno, ma forse si vive anche meno...che dirti? Grazie Diotima, mi dai da riflettere..

il 10/05/2011 alle 16:34

La solitudine interiore fa di questi scherzi Arturo,
i giorni che passano sempre uguali senza cambiare una virgola, condivido in pieno i tuoi pensieri.
Passerà la bora e dopo arriva il sereno con tante novità nel paniere,e noi le gusteremo come fossero primizie OK?

Abbraccione Mary

il 10/05/2011 alle 16:36

a Marì, mi metti sempre di buon umore, sei troppo forte...grazie

il 10/05/2011 alle 16:51

Gli ultiimi quattro versi già fanno poesia. E a me basta! Ciao Arturo

il 10/05/2011 alle 20:03

grazie Brass, sono lusingato dalle tue parole...ciao

il 10/05/2011 alle 21:51