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Pubblicata il 09/05/2011
Assaggiando l’Oro in Cintura di Stelle

(Conosci ciò che ami)

Negli istmi fumosi dell'ego
crescono insaziabili e decisi
germogli di mani e intenti,
al corpo perfetto del cielo,
stremato dal molteplice
in conversione all'uno,
spiegate le ali, nel volo
che spalanca i paradisi.

(e ami ciò che conosci)

Tracce di setoso metallo
nell'attrazione di corpi vivi
su magnetiche labbra,
dove esploro incandescenze
di pensiero fatto luce,
immerso nel plasma
che dall'iride trabocca.

(Ci sono solo due Vie)

Riflessi roventi
rapidi stracciano
le orbite del caso.

(e sono entrambe rette)
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di una sensualità così profonda, così consapevole....c'è tutta la tua filosofia in queste righe stupende..un abbraccio ax

il 09/05/2011 alle 09:11

pirotecnica la poesia dai riflessi roventi, a metà tra un futuro incandescente e un passato misterioso(negli istmi fumosi dell'ego), super l'inciso, rich.

il 09/05/2011 alle 09:27

..una passione che unisce..un pensiero che sembra allontanare..un abbraccio

il 09/05/2011 alle 10:16

Caso-cosa-osca, dove osca è intesa come cosa incomprensibile.
dentro noi c'è tutto e c'è la strada che getta ponti verso il cielo ma questo tutto è in una lingua che ci è incomprensibile così come incomprensibili alla mente sono gli istimi che uniscono la dimensione spirituale e quella materiale. L'amore è la chiave per decifrare e cogliere l'inconosciuto e inconoscibile alla mente.
sono d'accordo: si ama ciò che si conosce e si conosce ciò che si ama in un rapporto indissolubile e reciproco, più si conosce più si ama e viceversa.
Quindi, una volta "assaggiato(per caso) l'oro in cintura di stelle" ci si innamora della "cosa osca"( sconosciuta) e la si ama sempre più ogni volta che "il caso" si replica e facendo noi stessi in modo che si verifichi, o almeno disponendoci in una condizione spirituale tale che è più facile succeda.
Direi che sei in uno stato di grazia o almeno lo eri quando l'hai scritta: i versi non rivelano dubbi, incertezze sul percorso da seguire.
bella, bella, bella!
ti abbraccio
eos

il 09/05/2011 alle 11:33

grazie carissimo, pienamente in sintonia, il tuo commento!
Ciao
Ax

il 09/05/2011 alle 13:22

Grazie Messer Rich, a presto rileggerLa, spero!
AbbracciX

il 09/05/2011 alle 13:22

lieto del tuo passaggio, cara Luce!
Un abbraccio
Ax

il 09/05/2011 alle 13:23

Carissima! :-)

1) Caso: Sì
2) cosa: no
3) osca: no (?)
4) Caos: Sì

Detto questo come sempre interpreti sempre compiutamente le mie visioni con le tue sensazioni e approfondimenti.
Gratus!
Baci
Ax

il 09/05/2011 alle 13:25
Jul

Un bellissimo assioma...

il 09/05/2011 alle 18:51

Grazie cara Jul, lieto che ti sia piaciuto!
Un abbraccio
Ax

il 09/05/2011 alle 18:56

l'Antica Saggezza messa magistralmente in versi.
Mi colpiscono in particolare i versi:

"Conosci ciò che ami
e ami ciò che conosci
Ci sono solo due Vie
e sono entrambe rette"

Mi ricorda una strofa della Kena Upanisad:
"Quello che non può essere pensato dalla mente,
ma ciò per mezzo del quale la mente è in grado di
pensare, Quello è il Brahman, e non ciò che la
folla adora come oggetto."

La conoscenza perfetta è dunque la realizzazione
del Sé non-duale, pertanto le due Vie non possono
che confluire nell'unica Via del non dualismo che tu
esprimi come sottinteso e con eccellenza!
Un caro saluto.
discri

il 09/05/2011 alle 19:05

mi fa piacere che tu l'abbia letta e che abbia sottolineato l'assioma, certamente molto vicino al tuo sentire e alle conoscenze condivise d'antico lignaggio spirituale...
Ti ringrazio e ti abbraccio!
Ax

il 09/05/2011 alle 19:52

punto interrogativo perchè ti risulta oscuro il termine? la lingua osca è estremamente difficile , quindi l'ho inteso come sinonimo di incomprensibile....sfiorando il Caos!
a presto
eos

il 09/05/2011 alle 21:35

Attrazione, sensualità e un volo che spalanca i paradisi...versi pregni di immagini suggestive e affascinanti e il controcanto con quelle due vie rette "conosci ciò che ami e ami ciò che conosci"; bellissimo e stupendo componimento, dove il lessico è sempre più affascinante.
Piaciuta tantissimo Ax!...
bacio,
helan

il 09/05/2011 alle 22:31

è vero che si conosce ciò che si ama e si ama ciò che si conosce, il tutto passa attraverso quelle due vie parallele, spirituale (istmi fumosi dell'ego..germogli di mani...)e corporale (attrazione di corpi vivi..su magnetiche labbra...)il sublime poi in tutto quell'oro giallo e quelle stelle..
come sempre mistico e sensuale che affascina.
un caro saluto
ninetta

il 10/05/2011 alle 00:35

ti ringrazio Helan, sempre gentile e importante presenza qui, tra le mie visioni... :-)
Un abbraccio caro
Ax

il 10/05/2011 alle 08:00

No, non era per il fatto della lingua, che non è poi così oscura, ma che proprio non ne vedevo l'attinenza, e nemmeno "cosa"... :-)
Il tutto era legato all'ultimo termine della poesia, "caso"... "Caso e Caos...
Baci! :-)
Ax

il 10/05/2011 alle 08:03

Ti ringrazio carissima, hai enucleato bene i passaggi chiave, lieto che tu consideri il fascino di questa chiave di lettura...
Un abbraccio
Ax

il 10/05/2011 alle 08:05

"Riflessi roventi
rapidi stracciano
le orbite del caso."

Grazie Axel.

il 12/05/2011 alle 01:23

grazie a te, Alexa! :-)

il 12/05/2011 alle 11:20