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fax
Pubblicata il 06/10/2002
Succede all'improvviso,
complice il silenzio
e uno sguardo troppo ambizioso oltre l'orizzonte...
La penna che va
ed è l'inizio di un viaggio,
giro del mondo su un Equatore di parole.
Versi inutili...
eppure senza paura,
versi sciocchi...
ma così desiderati, cercati...amati...
Forse è solo il respiro del nulla
che freme violento sotto quest'algida pelle...
Forse solo la maschera altera di una disperata preghiera
che si perde nel vento...e vive...
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E' proprio ciò che accade, cara...
ogni volta è l'inizio di un nuovo viaggio e il bello è che non sai mai sin dall'inizio, dove ti porterà....
Bella...
Ciao...Mary*

il 06/10/2002 alle 11:47

infinito è questo viaggio.
bella l'immagine della desiderata ricerca.

In effetti è tutto vero ciò che dici,
Complimenti
M'

il 06/10/2002 alle 11:55
fax

Hai ragione Mary, nessuno di noi può dire con certezza quale sia la mèta del suo viaggio. Credo che ogni poesia rappresenti una preghiera, la ricerca di qualcosa, forse un viaggio interminabile ma comunque una luce che tiene desti i nostri sensi...
Grazie per il tuo commento
Ciao
Fabrizio

il 06/10/2002 alle 14:33
fax

E' un viaggio costruito, giorno dopo giorno, sui silenzi, sulle amarezze o su piccole gioie di emozioni rapite, un viaggio infinito che spesso fa a pugni con la realtà ma che è il mio audace piano di fuga verso indecifrabili ma sospirate libertà...
Mille grazie per i tuoi complimenti!
Ciao
Fabrizio

il 06/10/2002 alle 14:45
fax

In effetti è buffo che un semplice tracciato di penna possa essere la modesta punta di un immenso iceberg, il risultato, spesso, come dici tu, non condivisibile, di un viaggio eterno fra emozioni pronte a portarti sugli altari della gloria così come a rispedirti nella polvere...
Forse è il nostro filo di Arianna, il nostro scoprirci pian piano senza gettare nulla del passato...
Grazie Ily per la tua proverbiale gentilezza, un bacio anche a te.
Fabrizio

il 06/10/2002 alle 15:00
fax

Grazie per le tue parole.. Anch'io credo che questi versi siano il respiro del mio cuore, sempre più flebile, talvolta penosamente indistinguibile, ma finchè riuscirò ad ascoltarlo io non mi perderò mai d'animo...Ed è bello condividere tutto questo con voi.
Ciao
Fabrizio

il 08/10/2002 alle 00:20