L'oblio anelando.
Luce e tenebra come giochi d'artificio scoppiano
e si mescolano soavemente
dentro il mio stomaco.
La mano non regge
questa mia pesante inquietudine
che si irradia nelle ossa
che si poggia e si incastra
tra il desiderio e la paura
di una coscienza sporca.
Le labbra si inzuppano
e ubriache
assaporano questo calice
di infinito.
Sciolti i capelli
le dita si confondono
accarezzando il collo
non più vergine
e nel ventre partoriscono
nuovi insani piaceri.
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