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Pubblicata il 29/04/2011
Seduto
guardo passare piedi e mani
gambe, sfinite da un desiderio
guardo passare la mia vita
che per un momento mi abbandona
avevo, mi illudevo
non ho piu'
e forse non ho avuto mai
E' impagabile invece questo languore
immerso in quest' aprile, dolce
sento pulsare le vene
c'è vita in me
c'è vita tutt' intorno
Senza un senso
senza un perchè
son quasi felice
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bellissimo il passaggio dalla disillusione al recupero d'energia, e della speranza, apparentemente immotivato, ma che parte proprio dall'effermazione della vita stessa, in questo dolce aprile...
Un abbraccio!
Axel

il 29/04/2011 alle 12:35

Quell'illusione di aver avuto, di non avere più o non avere mai avuto e questo languore immotivato che prende e senti la vita in te e intorno a te sono sensazioni che comprendo in pieno perchè son le stesse che spesso provo e, dalla disillusione e dalla tristezza, passo ad una positività e speranza anche immotivata...
Molto bella e condivisa questa tua...
Ciao Arturo,
helan

il 29/04/2011 alle 14:08

Ci sei talmente tanto in questa poesia mi sembra, la tua malinconica occhiata ogni tre secondi al mondo. Occhiata che scarta i luoghi comuni ma non le persone. Rich.

il 29/04/2011 alle 14:58

come mi è familiare questo improvviso cambio d'umore, questo senso di felicità improvvisa e immotivata quando l'attimo prima ero nero-seppia!
miracoli dell'esistere, forse istinto di conservazione....boh?!...ma è vitale che ci siano momenti così a tirarci fuori dal guado provvidenzialmente.
molto piaciuta e molto condivisa.
ti abbraccio
eos

il 29/04/2011 alle 15:14

per incorniciare la tua bellissima chiusa: la felicità è un refolo di vento, ti sfiora e se ne va...quel son quasi felice è bellissimo, è l'essenza di te in questi versi..bellissima Snow

il 29/04/2011 alle 15:48

grazie axel...per fortuna capita anche questo...ciao

il 29/04/2011 alle 16:55

grazie del tuo apprezzamento helan, e soprattutto son contento per la condivisione...ciao

il 29/04/2011 alle 16:56

grazie del tuo apprezzamento helan, e soprattutto son contento per la condivisione...ciao

il 29/04/2011 alle 16:58

grazie rich, ogni tanto sono meno sovietico del solito..poteva esser scritta meglio però...ciao mia cara

il 29/04/2011 alle 16:59

sì, in fondo è inspiegabile...ci dovrebbero esser piu' spesso questi momenti..grazie cara eos

il 29/04/2011 alle 17:01

sono lusingato cara Snow dalle tue belle parole...ciao, e grazie

il 29/04/2011 alle 17:01

il meglio è ciò che sappiamo un attimo dopo aver messo giù la parola, o la pennellata, mi faceva una gran rabbia, ho imparato che bisogna accettarlo, la volta dopo si è più ricchi, spero che queste righe ti piacciano, non è che so molto altro, rich.

il 29/04/2011 alle 18:37

sono parole sagge..ti ringrazio

il 29/04/2011 alle 20:07

una lirica meravigliosa dove malinconia e gioia viaggiano sullo stesso binario ,dando un vero senso alla vita.
un saluto
ninetta

il 30/04/2011 alle 02:33

Sei un portento in questa poesia Arturo,
condivido in pieno la tua stesura.

Sentimento che mi veste spesso
quasi senpre nel mese di aprile.

Un abbraccio fraterno affettuoso.
Marygiò

il 30/04/2011 alle 08:09

un grazie sentito Ninetta...buon week end

il 30/04/2011 alle 08:15

un grazie sentito Ninetta...buon week end

il 30/04/2011 alle 08:15

lieto per la tua condivisione cara Marì...un grazie ed un abbraccio

il 30/04/2011 alle 08:20

lieto per la tua condivisione cara Marì...un grazie ed un abbraccio

il 30/04/2011 alle 08:26

Queste riflessioni a volte ti assalgono e ti svuotano, mentre attorno la vita continua e lo vedi con la natura che scandisce il suo tempo...
Bella Piaciuta
Con affetto
Fabio

il 01/05/2011 alle 11:22

Dimenticavo... la chiusa "quel quasi felice"...
esprime ironicamente tutto il resto.

il 01/05/2011 alle 11:24

si Fabio, quel " quasi" è d'incredulità, non ironico, almeno coscientemente, ma va bene lo stesso, se tu ce lo hai visto...grazie per la tua attenzione, un caro saluto

il 02/05/2011 alle 22:05

per molto tempo ho creduto che solo studiando, solo capendo intellettualmente si potesse cambiare la vita, o almeno le nostre risposte al mondo, aumento di coscienza ecc. Senza voler con questo sminuire la conoscenza intellettuale mi sono accorto che questa non è tutto, è solo una parte...il resto è un mistero, diciamo che lo "sfinimento", volendo trovare una parola, spesso porta a queste cose descritte nella poesia, almeno in me, la sensazione di lasciar cadere vestiti troppo opprimenti, un sentirsi esistere...sempre grato Kosè per le tue stimolanti osservazioni..ciao, e una bella giornata

il 03/05/2011 alle 09:28

sagge parole le tue, purtroppo questi stati arrivano come una grazia...un abbraccio e grazie cara reb

il 16/05/2012 alle 19:46