dissacrante e graffiante, una satira che taglia e cuce...
Un caro saluto
Ax
verissimo, non è raro vedere questa ambiguità tra sacro e profano..predichi la poverta e l'uguaglianza e poi..
da domani...
un saluto, ninetta.
Vero, da domani si vedrà...se converrà o meno...
Grazie del passaggio
un ironia graffiante, anche amara, un ritratto anche troppo frequente del "gregge" umano...
la domenica e soprattutto nei giorni solenni si va a messa come a sfilare sulla passerella: capello fresco di parrucchiere, abito migliore, d'inverno la pelliccia è di rigore, la chiesa è tutto un luccichio di ori, un'orgia di profumi che stordiscono e più che seguire il rito relgioso si sbircia la mise delle altre...ovviamente è tassativo andare alla messa di mezzogiorno, quando il mondo è sveglio!
è per questo che è preferibile la prima messa, se si vuole semplicemente andare a messa
molto vera e amara la tua cronaca della domenica sulla passerella della chiesa, ho sorriso.
ti abbraccio
eos