PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/04/2011
Stendeva l'abito e il manto,
su nuda roccia antica,
e più in là con disinvolta posa
stringeva a sè la notte
che il giorno era ormai chino.
Con niente apparso,
e in poco desto,
prese la scesa al faro,
che ormai in declino,
ricalcava la buia figura.
E' qui, la sento.
La veste d'un bianco spento,
che ricopre e affonda
le maglie nella notte
e della sua assente vita.
E qui e circonda il vuoto
e il pieno della mia essenza
ad asservire il mondo
con sua silente ascesa.
E qui, la nebbia del mio ricordo,
che spoglia e ammutolisce
l'animo disattento e errante.
Or m'appresto allora
a sperimentar sua voce
e a farne dimora
a trasformar da luce
in trasparente
evanescenza.

E
q u i
p i ù
n o n
r i m
a n
g
o
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mi piacerebbe musicarla e cantarla facendone se occorre, qualche lieve modifica; se me ne dai consenso procedo altrimenti va bene lo stesso
un caro saluto
ninomario

il 27/04/2011 alle 22:09

permesso accordato

:-)

il 28/04/2011 alle 00:24

molto bella e particolare..
ninetta.

il 28/04/2011 alle 11:49

Grazie.
Io perdonami leggo a volte altre poesie ma non commento, anche se so che fa piacere,
cerco di fare tante cose ma lasciando sempre uno spazio per questo luogo di pace.
Complimenti anche a te per le belle poesie che leggo sempre volentieri.
Pietro

il 29/04/2011 alle 00:31