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Pubblicata il 27/04/2011
Muraglie di Fumo su Tegole Rosse

(Ho raccontato)

Vortici di morbida furia,
sugli spalti d'assedio
dello scarlatto agire,
richiamano precoci
i rauchi gesti del rifiuto.
L'imprevista zavorra
a tarpare le ali fragili,
in un'orbita d'impatto
su terre piatte disilluse.

(le mie storie)

Scavo fosse fresche
ai sogni infanti già svaniti,
battezzati con quel nome
che ora mi grida piano,
dal grigio sussurrato
d'una lapide nuova,
tra lacrime di ferro.

(all'oracolo di vetro)

Quante vite, ancora?

(cercando fiori)
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tensione e forma in combinazione morbida e moribonda, ho la voce un po' rauca, come i gesti del rifiuto, a rileggerla, ed è mi sembra la voce giusta. La domanda uccide e la sento tanto mia, rich.

il 27/04/2011 alle 18:15

grazie per avermi dedicato il tuo tempo, cara Rich...
Mi spiace che tu condivida il tono rauco e la domanda, vorrei saperti felice...
Un abbraccio
Ax

il 27/04/2011 alle 18:30

Bella questa tua.
Colpisce la domanda finale.
Il tuo stile mi affascina, ma lo sai.
Alessia

il 27/04/2011 alle 19:22

ma io la voce un po' bassa l'ho di natura e sono felice con domande come le tue, non dico mai tanto per dire, un sorriso da rich.

il 27/04/2011 alle 19:43

Un'imprevista zavorra tarpa fragili ali e i sogni disillusi, svaniti appena nati, giacciono in fresche fosse e quel grido/domanda, in chiusa, raggela e disvela malessere e dolore.
Piaciuta e apprezzata come merita....bravissimo Axel!!
Un caro abbraccio,
helan

il 27/04/2011 alle 20:52

:-)
xx

il 27/04/2011 alle 21:38

Ti ringrazio, Alessia...
non sapevo di saperlo... :-)
Ax

il 27/04/2011 alle 21:39

Grazie del tuo apprezzamento carissima...
Scusami se non commento la tua dedicata a Karol...
in questo momento vivo qualche "sottile" idiosincrasia con il potere temporale... ma capirai meglio dalla mia prossima pubblicazione...
Un abbraccio caro a te, però!
Ax

il 27/04/2011 alle 21:41

l'atmosfera che prelude ad un incontro d'amore, quando si crea è magica ma terribilmente fragile, basta una nota stonata a fntumarla, un gesto o una parola sono sufficienti a tarpare le ali a quello che sarebbe stato il più ardito dei voli.
vado a istinto conscia di poter sbagliare : è un fantasma che compare a torturarti ogni volta che ti illudi di aver dimenticato e di poter ricominciare, è un amore che ancora fa male e al quale hai immolato tanti altri amori successivi, o almeno quelli che avrebbero potuto diventare amore ma abortiti in fasce.
Quante altre vite ancora? quanti altri embrioni di amore dovrai ancora seppellire prima di dimenticare davvero? non sarà certo l'oracolo, per giunta di vetro(fragile) a darti la risposta.
Ci sono amori che non si dimenticano mai...si fa solo l'abitudine alla loro assenza. Ma ci vuole tempo...molto tempo.
mi è piaciuta superlativamente e l'ho sentita molto mia.
ti abbraccio
eos

il 27/04/2011 alle 22:10

non so perchè è finito così in basso il commento...spero che lo tu lo veda.
fntumarla= frantumarla.
riabbraccio
eos

il 27/04/2011 alle 22:13

Grazie carissimo, lieto che l'abbia apprezzata.
Un caro saluto
Ax

il 27/04/2011 alle 22:14

grazie del bel commento, come sempre, cara Eos...
Il significato dei versi è ampiamente declarato dalla tua analisi arguta e profonda, come al solito didascalia preziosa.
Un caro saluto.
Ax

il 27/04/2011 alle 22:17

certamente, carissimo, mai messo in dubbio.
Salus

il 28/04/2011 alle 07:52

è un poesia intimista, tutta rivolta a sè stessi, al proprio agire, alla propria storia, a modo tuo, con le tue splendide e grandiose metafore..la domanda finale, quasi sconsolata è struggente..un abbraccio caro axel

il 28/04/2011 alle 08:36

quante vite ancora cercando la felicità ?penso ancora tante e tante saranno le delusioni nella nostra vita fragile..
un saluto ninetta.

il 28/04/2011 alle 08:37

L'oracolo di vetro ringrazia :-)

il 28/04/2011 alle 13:13

prego, cara oracola...;-)
Ax

il 28/04/2011 alle 14:36

grazie per il tuo commento molto sentito!
Un abbraccio!
Ax

il 28/04/2011 alle 14:39

probabilmente hai ragione, cara Ninetta...
Un caro saluto e grazie del passaggio
Ax

il 28/04/2011 alle 14:42

meno criptata di altre tue ma non con meno complesso fascino...ancora mi incanta l'utilizzo evocativo delle parole ed al tempo stesso delle frasi intere...letta e riletta.
Spesso ci si affanna a cercare di capire le altrui sensazioni...a volte alla ricerca del dettaglio..ma trovo sublime abbandonarsi all'interpretazione delle sensazioni sulle proprie che come in una dissolvenza creano la magia di una "terza sensazione"...chiaramente piaciuta
hola amico mio
pennablu

il 28/04/2011 alle 23:49

Carissimo, sono pienamente d'accordo con te, talvolta è meglio glissare sul dettaglio alla ricerca dei significati reconditi, se la lettura porta di per sé emozioni che si intersecano con l'esperienza e sensibilità propria, creando nuove dimensioni e significati più affini
Ti ringrazio per le tue belle parole e commento che mi gratifica moltissimo
Un abbraccio
Ax

il 29/04/2011 alle 08:20