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Pubblicata il 26/04/2011
Semplicemente…
cercare, analizzare, basta una frazione,
un bagliore
che si estende dalle stelle alla tua bocca,
quella bocca:
disse di assurdità memorabili
epocali, eravamo bambini. Come grovigli
di terra e fili. Attenti a …

Arrivò l’attimo l’uragano che da maggio
scheggiava. Come nebbia, peggio, era
grandine. Chicchi tondi, grossi, noi
che non abbiamo paura di niente
nemmeno della morte eppure…

stavamo lì, respirando a fatica,
al largo della civiltà, chiusi dentro
un’altra prigionia. Aspettavamo
che passasse. Come loro, come
coloro che aspettavano ancora.


L’acquazzone rinfresca, rigenera

aspettiamo, estate.
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Bella Pat!
Complimenti.
Alessia

il 26/04/2011 alle 20:45

grazie Alessia

il 26/04/2011 alle 22:36