PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/10/2002
Settembre, Ottobre sono arrivati
Lugubri forieri
Di vento e di carceri
Sobri e incappucciati

La città prona ne riceve
Il bacio freddo e nero
Lungo i vialetti
Scivolante lieve

Sono giunti, i mesi crudeli
Ansanti e scarni come lupi
Cupi regnanti
Sui tetti ammutoliti

Solo un alito ora solleva
Foglie smorte dalla terra
Un piano suona
Antico da una finestra chiusa

Io questa notte ho fatto
Un sogno tenero e spaventoso
Caldo come un fiore
Ed ora piango
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..."la città prona"...è stupenda questa immagine...vedo la città indifesa...e non può far altro che accettare...ma sento anche la sua "disponibilità" nell'accettare tutto ciò che la natura gli offre...settembre ed ottobre sono stupendamente affascinanti nella loro tristezza...sono proprio come "un sogno" in cui ci nascondiamo per prepararci ai grandi eventi...in questo caso all'inverno che arriva...e ci porgono su un vassoio d'argento immagini particolorari, che solo in questi mesi si trovano...
...ne prendo una a caso: "foglie smorte"...ma pensa che bello...le foglie amano talmente tanto l'albero/padre di morire per lui...offrendosi come concime per le loro sorelle che arriveranno in primavera...questo è stupendo!...
...sai, credo che le foglie ci insegnino molto...
...un bacio...simy

il 05/10/2002 alle 09:04

E' un attraente e malinconico ritratto.
Sembra di poterla decantare in una grigia serata sotto la Torre Eiffel..
Città romantica per tanto malinconica.
M'

il 05/10/2002 alle 18:48