Nisyros : L’isola
Allegro, spensierato fu l’inizio e bello
di quel giorno a Nisyros splendida
tra quell’isole greche che con Kos,
Samos, Kalymnos, Samiapula,
sue sorelle, punteggia lieve
il greco mar al cantor di Zacinto caro:
profumi non persi di un mondo antico,
richiami forti di una civiltà unica del passato:
Esiodo, Platone, Omero, Epicarmo,
Ippocrate, Solone, Alceo, Saffo e così via.
Subito giù verso il fondo del cratere
pronti, senza fatica e lestamente
la fin di quel tondo vaso raggiungemmo,
di quella bocca muta e semispenta,
sacra vision un tempo, quando
di fiamme vive, di fuoco ardente,
di boati e di gemiti si nutriva, per le ingenue genti
e richiamo temuto a divine e mitologiche figure.
Del dio Vulcano qual fucina ardente,
lui e Ciclopi chini e operosi a lavorar metalli,
così cantavano e cantano ancor i versi
dei cantor antichi a noi noti e sì cari.
a Graziella abbracciata nei ricordi