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Pubblicata il 18/04/2011
Forti boati, rumori sordi
muri che traballavano
e poi per completare
questo terremoto,
la catastrofica onda del terrore .

La forza dell'oceano,
ha spinto onde all'interno delle citta'
ighiottendole.
Tutto e' successo in un attimo.

Fumo e poi
un ammasso di rottami vischiosi,
avanzava strisciando
come un serpente velenoso.
L'onda triturarava tutto cio' che
trovava difronte.

Per le persone non vi era
via di scampo.
Tutte ingoiate da quel lurido verme
chiamato tsunami.

Tra le macerie e i detriti,
avvolti dal fango
piangono ora i sopravvisssuti.
Sringendo i pugni dalla rabbia,
osservano increduli le macerie
impastate di fango.

Solo ora capiscono
la doppia facciata della natura.
La prima faccia,
quella che regala il fiore
e la seconda faccia e' quella del terrore.

Nei loro cervelli, restera' impressa
la paura,
nemmeno il tempo riuscira'
a cancellarla.

Col sudore in fronte,
braccia penzolanti e stanche
questo popolo ricomincia a sperare.

Triste e' il loro cuore,
e' stato allagato e segnato
dall'ondata blu' del dolore.

Poetessa QUIARA
17/4/2011
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descrizione forte e vera di una tragedia apocalittica...
bella la metafora dell'onda blu del dolore..
affetto sempre
ninetta

il 18/04/2011 alle 18:29

Una cruda realtà distruttrice,
descritta minuziosamente
con la poesia "l'onda blù del dolore.

Preghiamo per le vittime,
e che il Signore dia la forza
ai superstiti di costruire.

Marygiò

il 19/04/2011 alle 06:54