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Utente eliminato
Pubblicata il 18/04/2011
Alla mia Aspasia-Parte II

Cosa per me, cosa mi chiederai mi porti in dono?
Da pruni rovi e bianchi biancospini
rami su rami avevo da loro tolto
e di spine una collana poi intrecciato,
era per te, ma me la sono messa al collo.
Da erbe le più infestanti e sozze
e dei più velenosi fiori un mazzo
maleodorante avvolto da urticanti foglie
avevo con cura preparato
era per te, ma me lo son tenuto
teneramente poi l’ho pur baciato.
Da sponde di fiumi, da vette di montagne
schegge di sassi, frammenti di appuntite rocce
un pesante fardello ne avevo tratto
con fatica poi da te portare:
davanti alla tua porta poi
mi son fermato, era per te.
Non ve era bisogno
già li conoscevi eran gli stessi
coi quali un tempo non lontano
m’avevi tu trafitto il cuore.
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un novello Cecco Angiolieri, quantomeno l'atmosfera sarcastica la trovo similare...
Un caro saluto
Axel

il 18/04/2011 alle 16:19

Lamento di un deluso non tanto dall'amata, perché
non ricambiato, quanto dalla vita, dalla quale temevi
e aspettavi altri intrecci dei tuoi sempre mutevoli
desideri sempre più inappagabili...

Composizione comunque gradevole grazie al senso
di ironia che vi traspare.
Saluti

il 18/04/2011 alle 16:26

grazie

saluti

rusticus

il 18/04/2011 alle 17:51

grazie

saluti

rusticus

il 18/04/2011 alle 17:52

volevi vendicarti....poi hai capito che non ne valeva la pena..
sarcastica al punto giusto.gradevole..
ninetta

il 18/04/2011 alle 18:36

grazie

e salutoni

rusticus

il 18/04/2011 alle 19:39