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Utente eliminato
Pubblicata il 13/04/2011
si é vento nel mondo
consumati dal tempo
come onde nel mare
in tempesta gridare:
tendi zattera oh nave
a chi sta ad affogare
negli abissi mangiato
dagli squali sbranato.
siam fiori di monte
noi...
figli d'intelletto é vita
ch'alla fonte d'ardore
nutriamo eros ed amore
cercando felicità
quiete
sogni
fortuna e vanità
come fiori in un prato
dal sol
d'essenza sbocciati
ma sfioriti sian demoni
psiche
da mano mutato
col sangue di malvagità
oscuriamo bontà
immolando al tempio l'essenza
con l'indifferenza
lodando alla luna il martirio
di chi ci fu vicino
é nel giardino l'orrore
brinda la morte d'amore
dell'essere splendore
ne muore d'inpatto anche il fiore
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Una lezione di vita; una poesia commovente e intensa.

il 13/04/2011 alle 18:27

molto vera e bella. bravissimo
un saluto
ninetta

il 13/04/2011 alle 21:10