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Utente eliminato
Pubblicata il 11/04/2011
Venne il tempo della primavera
Stagione della rosa e dell’Amore
Timido entrai: aperto era il giardino.
Un garrul passer lieto cinguettava.
Un fiore colsi, lo vidi poi sfiorire.
D’amore mi colmai, lo vidi poi svanire.
Passaron gli anni ed altre primavere
S’aggiunser mute a quella prima.
Fiorì il giardino sì: chiuso trovai i cancelli
Venne per altri il tempo delle rose!
Solo spine toccò la mano tesa
E furtiva a cercar tra rosa e rosa
L’antico fiore ed il suo profumo perso
A risentir nell’aria e sempre invano
Il passer nel cantar la melodia.
Povero uccello triste e senza volo!
Spento il profumo, avvizzito il fiore
Nido di spine pure tu trovasti.

30/01/2000
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Bella...quando l'amore sfiorisce non rimangono che le spine che pungono e tutto quel profumo di petali svanisce come se non fosse mai esistito.
Forse dovremmo sempre tenere dentro di noi il ricordo più bello,così che quelle spine non facciano male.
Bella e malinconica...un pò come l'Amore!!!

il 12/04/2011 alle 18:11

Sempre cortese

grazie

cordiali saluti

ggc

il 12/04/2011 alle 19:29