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Pubblicata il 09/04/2011
Magari il ramo non si inclinasse per un fiore che siede di sotto
Magari il gatto mattiniero non gettasse urla verso l’alto
Magari nel cielo vegliassero più astri che disastri
Magari una lama sottile segasse il prepotente finto martello
Magari la lampada dal tetto irradiasse per mai stancarsi
Magari l’acqua infuocasse il grezzo sapor del sale
Magari le principesse incantate si rubassero i loro diademi
Magari i pilastri delle mura reggessero la luna del venerdì
Magari le ore ondeggiassero nel tempo per poi sfinirsi
Magari quel marciume devastato evaporasse lungo le vie di montagna
Magari l’altra metà della medaglia luccicasse con debita imprecisione
Magari quel colpo di scena gioisse della sua mancata comparsa
Magari l’esile anima del leone fosse forte quanto un suo ruggito
Magari il manto del vento che cade coprisse il flagello della mano
Magari la lotta di un braccio valesse per quelle che realmente sono
Magari la barca del losco nano affogasse nelle gocce del suo stesso lago
Magari quella venerante lucertola si insidiasse tra i miei passi dell’alba
Magari quel giusto gusto di dolcezza non comportasse misure alle porte
Magari, magari, magari; magari un canto s’innalzasse in ogni angolo del cerchio.
Un magari si toglierebbe la vita per un dunque.
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Magari...o anche no.
Se ci facciamo sempre mille domande e non cerchiamo però una risposta dentro di noi,quelle stesse si moltipliceheranno lasciando sempre l'amaro in bocca.
Magari non c'è nulla da spiegare,ma solo da vivere appieno...*_*

il 12/04/2011 alle 10:18

un magari si toglierebbe la vita per un dunque, appunto

il 12/04/2011 alle 16:41