dalla vetta di quella "mitosi frenetica
di cellule stellari..
delirio del cervello e
della mente,
" al brusco risveglio del reale!
AHI!
UN abbraccio
Ax
ahi! è stata una sofferenza...non ama quella musica..
un abbraccio, ninetta.
Ed io leggevo convinta che tu stessi a teatro veramente e che, mentre ti sventagliavi, salutavi qualcuno giù in platea.
Ed invece c'è stato un brusco risveglio, mentre tu ti cullavi nella musica, e ti sei tristemente ritrovata a casa tua.
Molto bella e avvincente e mi è piaciuta tanto, bravissima ninetta.
Ti abbraccio,
helan
gli uomini! non hanno un briciolo di tatto....mi immagino la scena e mi viene da ridere...il tuo rapimento estatico non aveva fatto i conti con i bisogni del suo stomaco, che faceva sì baccano!
è il caso di dire che allo scoccare dell'ora di cena...Cenerentola torna a casa! :-)
molto divertente.
baci
eos
mi sono seduta in poltrona ad ascoltare Mozart..sola
soletta..convinta che nessuno mi avrebbe disturbato..invece..grazi del commento.baci, ninetta.
ho immaginato una spumosa, dolce onda del mare nel momento dell'affronto dello scoglio...
grande ninetta
aaps e buona notte
ninomario
ho riso anch'io rileggendomi..vivere insieme non significa condividere tutto....purtroppo neppure la poesia...con tanto affetto, ninetta.
non mi ero resa conto che era già ora d'aprire il servizio mensa...buona notte anche a te,ninetta.
povero cocco. tu continua a sognare la tua musica, carina proprio questa tua, rich.
sto pensando di ammutinarmi..oppure m'incateno in cucina..baci, ninetta.
la musica ti aveva rapita in un mondo di fantasia,
ma la realtà è stata nuda e cruda.
Bravissima ninetta
in un primo momento avavo capito che stavi veramente a teatro.
A P S Marygiò
cosa puoi fare in un'isola ?...sognare..sognare.
grazie del passaggio cara.
un bacio, ninetta.
com'è comune tutto questo, e com'è triste...intelligente e ben scritta
caro arturo è vero, è molto comune, meno male che mi piace cucinare..
grazie del passaggio.
un caro saluto
ninetta.
Ogni tanto "trasgressioni" del genere sono necessarie, anche se poi il ritorno a casa e alla realtà è triste...
Ma osare, se un giorno capiterà, non è mai un male.
Per sentirsi "vive".
Molto apprezzata. Un caro saluto,
Pau
io oso sempre , i miei spazi sto imparando a gestirli.
grazie del tuo gradito passaggio.
un abbraccio, ninetta.