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Pubblicata il 05/04/2011
La città dell’ovest
È un anfiteatro di luce.
Protesi a scirocco
gli eterni moli
la gravità della pietra
mi incatena dolce
ai venti salati.

Nella città dell’ovest
diagonali di luce
tra le vie sussultano
e le ardesie fiorite di basilico
salutano l’estate.
Con il sole vorrei correre
quando rosso si tuffa
nella città dell’ovest.
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veramente splendida, direi solare...mi ricorda vagamente Battiato

il 05/04/2011 alle 16:58

Bella questa città dell'ovest, a cui tornerai, un giorno, come Corsara a riprenderti il tesoro...
Kuesse
Ax

il 05/04/2011 alle 19:19

hai fondato un tuo mondo, poeta è chi ha un mondo proprio, rich.

il 05/04/2011 alle 19:37

bellissima..

il 05/04/2011 alle 21:26

Grazie Arturo,
niente Battiato ho improvvisato sulla base della mia nostalgia.

il 06/04/2011 alle 12:45

Ci tornerò a settembre perchè si è liberato l'appartamento, che bello, non scriverò più poesie come questa.
Baci e abbracci

il 06/04/2011 alle 12:46

già n mondo e una visione del mondo, il più surreale possibile deve essere il mio mondo e avere logiche improbabili.
Grazie

il 06/04/2011 alle 12:47

sei nella città dell'ovest?

il 06/04/2011 alle 12:47

grazie cara

il 06/04/2011 alle 12:48