Ma si, le condanne sappiamo da chi vengono....ha qualcosa di amletico, quindi di tragico questa tua, un respiro profondo, uno sguardo che va oltre, da filosofo, oltre che da poeta...un abbraccio ax
Purtroppo le condanne vengono anche da chi meno te l'aspetti, caro Arturo...
Pugnalate alla schiena... e nel cuore...
Nel Sogno rimane solo la Filosofia, e altre mille cose fra il cielo e la terra, Orazio... oops... Arturo! :-)
UN carissimo saluto!
Ax
mi sembra d'assistere ad una cruenta scena della corrida, proprio nella fase in cui il toro colpito da tante banderillas sta per ricevere il colpo mortale. basta solo un attimo per la fine.nella seconda parte, chi viene crocifisso,non ha nessuno che possa salvarlo togliendo i chiodi dalla croce, netta è la divisione tra buoni e cattivi.sulla crudele bilancia l'errore si sconta a vita.sofferenza,colpevolezza ingiusta, perdono ,delusione .la trovo molto amara questa poesia,anche se la rosa in bocca,non so perchè mi fa pensare ad una vittoria.comunque è sempre emozionante leggerti.ciao, ninetta.
Sì, la metafora è quella della corrida, ma le ferite ricevute sono quelle della vita, e si ricevono nei modi più vari, parole o silenzi, come lame, giudizi, negazione del perdono, come se i giudici non sbagliassero mai.
Grazie per la tua emozione, cara Ninetta!
Ax
Stupendo il finale di questo enigmatico capolavoro dolce e crudele.
Versi molto amari e dolorosi per quella lancia conficcata nel petto e nessuno a svellere i chiodi dalla croce e se uno sbaglia ha da scontare a vita il suo errore.
Nella vita, e mi consta personalmente, il male ti viene sempre da chi ti sta vicino e da chi non te lo aspetteresti mai. E' la vita....tu dici che è Sogno...chissà!.
Sempre bellissimi i tuoi versi con lessico e costruzione, al di là se trattino di amore e gioia oppure di dolore e tradimento.
Ti abbraccio,
helan
Grazie per le tue considerazioni, cara Helan...
Lieto che ti siano piaciuti, quale che sia il tema affrontato.
L'ultimo verso, la vita è sogno... è quasi una speranza...
Un abbraccio
Ax
La danza eterna della vita assimilata ad un
fandango mi sembra molto appropriato, data la
tragicità dell'una simile alla passionalità dell'altro.
Comunque, i chiodi e la croce sono simboli che ci
portiamo dietro da millenni, sono le nostre svariate
contraddizioni che fanno vedere sempre nell'altro il
colpevole dei nostri stessi "chiodi e croci"!
Piaciuta moltissimo. Malinconica al punto da
rasentare il godimento nel dolore ...
Un caro saluto
discri
La vita è sogno, a volte incubo, spesso le due cose insieme. Ma dall'uno e dall'altro ci si sveglia, basta poco ...
la tua associazione tra corrida e fandango rende bene l'idea. In amore , un solo errore si sconta a vita, non c'è possibilità di rimedio. E' grottesca l'immagine della danza festosa con la morte nel cuore e la rosa in bocca: amore-morte-sensualità. Ma la rosa ha le spine e sicuramente assieme al piacere c'è un che di doloroso. Quell'amore perduto, quel sogno frantumato continua a far male anche quando arriva un nuovo amore e così la danza proegue tra apparenza festosa e dolore "dietro le quinte".
bella e molto sentita.
una abbraccio
eos
Tutto perfetto, nella tua didascalia sempre preziosa... Un unico rilievo sulla danza festosa... Sì, un fandango con la rosa in bocca... ma... appeso ad una corda. (al collo)
Ti ringrazio del tuo gratificante commento, irrinunciabile!
Un buon week end!
Ax
rossa e nera questa tua lotta spagnola ma improvvisamente la croce, che più tragico non c'è, il tra parentesi è sconvolgente per una personcina come me. rich.
una carezza alla personcina, e niente paura!
Il terzo giorno risorgerò dalla... poesia!
Ax
Scusami, ho visto in ritardo il tuo commento!
Ovviamente concordo con te sui simboli, che sono archetipi da sempre della ricerca umana, sui due piani che si incontrano in equilibrio, fra terreno e spirituale.
Lieto che ti sia piaicuta,
ti auguro un buon week end!
Ax