PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/04/2011
Non Sono in Ritardo, all’Arena Rendez-vous

(Appeso alla corda muta)

Nell’emergenza d’asole vuote,
il morso nero di banderillas
sul dorso indifeso, una lancia
a scavare nel petto, in attesa
del bacio mirato da spada pietosa,
per trovare la notte nel cuore.
Basta un attimo, una parola
o un silenzio, a rovesciare il mondo.

(Ballo un tragico fandango.)

Nessuno a svellermi i chiodi
dalla croce senz’appello decisa,
lo dice l’epitaffio già scritto
che non accetta perdono,
lo spartiacque ha solide mura,
i buoni senza macchia da una parte,
dall’altra i cattivi senza speranza.

(Una benda sugli occhi)

Sulla bilancia crudele
l’errore si sconta a vita.
Ma la vita è Sogno.

(Tra le labbra una rosa.)
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Ma si, le condanne sappiamo da chi vengono....ha qualcosa di amletico, quindi di tragico questa tua, un respiro profondo, uno sguardo che va oltre, da filosofo, oltre che da poeta...un abbraccio ax

il 01/04/2011 alle 16:15

Purtroppo le condanne vengono anche da chi meno te l'aspetti, caro Arturo...
Pugnalate alla schiena... e nel cuore...
Nel Sogno rimane solo la Filosofia, e altre mille cose fra il cielo e la terra, Orazio... oops... Arturo! :-)
UN carissimo saluto!
Ax

il 01/04/2011 alle 16:39

mi sembra d'assistere ad una cruenta scena della corrida, proprio nella fase in cui il toro colpito da tante banderillas sta per ricevere il colpo mortale. basta solo un attimo per la fine.nella seconda parte, chi viene crocifisso,non ha nessuno che possa salvarlo togliendo i chiodi dalla croce, netta è la divisione tra buoni e cattivi.sulla crudele bilancia l'errore si sconta a vita.sofferenza,colpevolezza ingiusta, perdono ,delusione .la trovo molto amara questa poesia,anche se la rosa in bocca,non so perchè mi fa pensare ad una vittoria.comunque è sempre emozionante leggerti.ciao, ninetta.

il 01/04/2011 alle 17:54

Sì, la metafora è quella della corrida, ma le ferite ricevute sono quelle della vita, e si ricevono nei modi più vari, parole o silenzi, come lame, giudizi, negazione del perdono, come se i giudici non sbagliassero mai.
Grazie per la tua emozione, cara Ninetta!
Ax

il 01/04/2011 alle 18:01

la rosa è il simbolo di ciò che è sublime, spine comprese...

il 01/04/2011 alle 18:03

Stupendo il finale di questo enigmatico capolavoro dolce e crudele.

il 01/04/2011 alle 18:09

Grazie, Mio dolce capitano della Stimmung...
UN abbraccio
Ax

il 01/04/2011 alle 18:12

Versi molto amari e dolorosi per quella lancia conficcata nel petto e nessuno a svellere i chiodi dalla croce e se uno sbaglia ha da scontare a vita il suo errore.
Nella vita, e mi consta personalmente, il male ti viene sempre da chi ti sta vicino e da chi non te lo aspetteresti mai. E' la vita....tu dici che è Sogno...chissà!.
Sempre bellissimi i tuoi versi con lessico e costruzione, al di là se trattino di amore e gioia oppure di dolore e tradimento.
Ti abbraccio,
helan

il 01/04/2011 alle 21:26

Grazie per le tue considerazioni, cara Helan...
Lieto che ti siano piaciuti, quale che sia il tema affrontato.
L'ultimo verso, la vita è sogno... è quasi una speranza...
Un abbraccio
Ax

il 01/04/2011 alle 21:53

La danza eterna della vita assimilata ad un
fandango mi sembra molto appropriato, data la
tragicità dell'una simile alla passionalità dell'altro.
Comunque, i chiodi e la croce sono simboli che ci
portiamo dietro da millenni, sono le nostre svariate
contraddizioni che fanno vedere sempre nell'altro il
colpevole dei nostri stessi "chiodi e croci"!

Piaciuta moltissimo. Malinconica al punto da
rasentare il godimento nel dolore ...
Un caro saluto
discri

il 02/04/2011 alle 09:46

La vita è sogno, a volte incubo, spesso le due cose insieme. Ma dall'uno e dall'altro ci si sveglia, basta poco ...
la tua associazione tra corrida e fandango rende bene l'idea. In amore , un solo errore si sconta a vita, non c'è possibilità di rimedio. E' grottesca l'immagine della danza festosa con la morte nel cuore e la rosa in bocca: amore-morte-sensualità. Ma la rosa ha le spine e sicuramente assieme al piacere c'è un che di doloroso. Quell'amore perduto, quel sogno frantumato continua a far male anche quando arriva un nuovo amore e così la danza proegue tra apparenza festosa e dolore "dietro le quinte".
bella e molto sentita.
una abbraccio
eos

il 02/04/2011 alle 09:56

Tutto perfetto, nella tua didascalia sempre preziosa... Un unico rilievo sulla danza festosa... Sì, un fandango con la rosa in bocca... ma... appeso ad una corda. (al collo)
Ti ringrazio del tuo gratificante commento, irrinunciabile!
Un buon week end!
Ax

il 02/04/2011 alle 11:19

rossa e nera questa tua lotta spagnola ma improvvisamente la croce, che più tragico non c'è, il tra parentesi è sconvolgente per una personcina come me. rich.

il 02/04/2011 alle 13:55

una carezza alla personcina, e niente paura!
Il terzo giorno risorgerò dalla... poesia!
Ax

il 02/04/2011 alle 15:08

Scusami, ho visto in ritardo il tuo commento!
Ovviamente concordo con te sui simboli, che sono archetipi da sempre della ricerca umana, sui due piani che si incontrano in equilibrio, fra terreno e spirituale.
Lieto che ti sia piaicuta,
ti auguro un buon week end!
Ax

il 02/04/2011 alle 17:01