PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/03/2011
infine eccoci
quindici mietitori
quindici cadaveri.

un suono riecheggia
nella valle
erbosa

il canto di uccellini in primavera,
per i più temerari,
i più coragiosi

l'urlo di una bestia spaventosa,
per i più codardi,
per i meno coraggiosi

ci siamo, la palla ovale
si alza in volo.
gira, gira e gira ancora.

la prendo,
corro,
inciampo ma mi riprendo

davanti a me
un perfetto sconosciuto
che mi abbraccia e mi butta a terra

il sapore di sangue e fango
invade la mia bocca
e poi solo il buio.

pensavo di essere il mietitore
ma sono solo un cadavere.
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Non me lo immaginavo così questo sport visto dalla televisione...un gioco rude,dove vince chi ghigna di più.
Forse il ruolo era sbagliato,non tutti siamo coraggiosi ad oltranza...alcuni preferiscono le retrovie...efficace!!!

il 29/03/2011 alle 10:41

solo quando siamo a terra ci rendiamo conto della sconfitta.serve per rivedere il gioco delle parti. molto bella . un caro saluto.
ninetta.

il 29/03/2011 alle 11:36

solo quando siamo a terra ci rendiamo conto della sconfitta.serve per rivedere il gioco delle parti. molto bella . un caro saluto.
ninetta.

il 29/03/2011 alle 11:36

adoro il rugby. richard burton l'adorava. a dispetto del nick sono una donna, meglio un folletto. m'è piaciuta, questo volevo dirti, rich.

il 29/03/2011 alle 19:51