PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/03/2011
Nei Ritmi Instabili del Silenzio.

(Sospese fra stalattiti)

Ho consegnato i pugnali
alla corteccia della memoria,
non scrivo altri epigrammi
di stelle cadute senza traccia,
lascio al sale delle maree
l'ultimo abbraccio graffiato
dai languori d’un pianto scalzo,
fra petali di ciliegio infranti,
caduti troppo presto,
senza primavera.

(e stalagmiti acuminate)

E’ freddo l’universo nel vuoto,
tra le fornaci d’ardenti promesse
pronte al collasso, in gemiti curvi,
privi di suono e di luce.

(in una caverna fredda)

Sveste il rosso
la bandiera del sole.
Echeggia un lampo nero

(le ragioni della speranza. )
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mi lascia un senso di rassegnazione, che forse è però una suprema saggezza...riporre i pugnali e stare ad osservare, aspettando un tempo che deve pur arrivare, nulla infatti rimane fermo, e quel lampo nero finale, con un sole che è come disarmato è preannuncio di rinascita...intensa e profonda..un abbraccio

il 22/03/2011 alle 09:24

Grazie carissimo...
devo dire che è comunque rassegnazione fino in fondo, il lampo nero chiude drasticamente la possibilità di una vera luce.
La poesia nasce come al solito quasi medianicamente, sono molte le immagini e significati che si sovrappongono, ma è emersa, successivamente, l'immagine della tragedia Giapponese (e dell'uomo in senso lato)
Non vedo più possibile un Amore/Interesse divino per la sua creazione, troppo facile demandare la felicità dell'uomo alla sua morte.
Non esiste pietà per nessuno, inutile pregare che Dio soccorra chi vive l'apocalisse... Doveva impedirla PRIMA!
Un abbraccio
Ax

il 22/03/2011 alle 10:16

Su con la vita Axsel che è bella viverla anche con qualche pensiero triste credimi.
Molto bella la tua poesia piaciuta.

Un caro e affettuoso saluto
da Marygiò

il 22/03/2011 alle 10:52

ti capisco axel, spalanchi il campo a domande che non hanno risposta, c'è un vuoto assoluto, non c'è un Dio Padre, ci siamo noi che potenzialmente siamo divini, ed immancabilmente, sempre, ci ritroviamo a toccare il fondo...L'unica speranza è appunto quel toccare il fondo, quando piu' giu' non si può arrivare...

il 22/03/2011 alle 11:05

saranno instabili ma che silenzi sai creare, perfetta non passione che applaudo a distanza solo di spazio e di tempo, non di cuore, rich.

il 22/03/2011 alle 11:34

stamattina leggere poesie di diversa ispirazione mi fa un effetto strano, mi rende confusa nel mio atteggiamento nei confronti della vita nel suo complesso.Guardandomi intorno, guardando ai drammi del singolo uomo, e a quelli collettivi non posso fare a meno di essere d'accordo con quanto dicono i tuoi versi: siamo soli in questo mondo, soli come collettività e soli come individui e periodicamente la furia della natura ce lo ricorda: altro che artefici del nostro destino! altro che provvidenza divina! ci illudiamo solamente. La verità è che se Dio esiste, come pure sono convinta, qui, in questa vita siamo soli, in balia di un fato che in pochi minuti sconvolge l'esistenza di interi popoli e di singoli individui. Il dramma Giapponese è la prova schiacciante di tutto questo: mai popolo è stato più previdente, mai popolo ha saputo ricostruirsi tanto rapidamente dopo la tragedia della seconda guerra mondiale e dare un senso a quel sole nascente nel quale si identificava e lo identifichiamo. Ma il Giappone, simbolo della saggezza e previdenza è stato devastato come un qualunque villaggio di carta! Emotivamente ha una ricaduta terribile sul nostro illuderci di essere "prole prediletta" e capaci di "costruirci il nostro destino". E così, mentre la bandiera nipponica sveste il rosso, noi tutti svestiamo la speranza, "consegnamo i pugnali alla memoria" e ci sentiamo tanto soli in questo mondo, nell'universo intero, buia caverna "senza luce nè calore".
Dimenticheremo, dobbiamo dimenticare e tornare a illuderci, sennò l'esistenza dell'uomo diventa una condanna a vivere, senza alcun senso.
scusa la lungaggine e anche le digressioni che mi hanno presa la mano, ma questa tua l'ho sentita particolarmente ed ora chiudo sennò ti "inondo di inchiostro".
un caro abbraccio
eos

il 22/03/2011 alle 12:17

Il controcanto già dice tutto sulla speranza e la chiusa con quel lampo nero tocca il fondo della disperazione dove tutto è finito.
Mi associo per il resto del pensiero a quanto ha già detto eos.
Non ci resta, veramente, che dimenticare col tempo le tragedie e ricominciare a nutrire qualche speranza che non tutto è perduto per l'umanità, perchè sarà solo un filo di speranza che potrà aiutarci a non demordere.
Apprezzo tanto e condivido i tuoi versi.
Ti abbraccio,
H

il 22/03/2011 alle 13:04

sì, è così, anche se in effetti, già che ci siamo, occorre trovare comunque una motivazione e forse la migliore è proprio quella della Conoscenza... cercare di capire tutti i meccanismi in gioco...
Dal Big Bang all'ultima fase... che poi forse è solo un nuovo inizio, analizzando le ultime teorie dell'universo ciclico...
Un caro saluto!
Ax

il 22/03/2011 alle 13:33

non c'è problema carissima... le mie erano riflessioni di fondo, che riguardano il Disegno in cui si muove l'umanità.
Finché c'è vita, c'è speranza... chiaro che chi l'ha persa in malo modo non può nemmeno dirlo...
Un caro saluto!
Ax

il 22/03/2011 alle 13:35

grazie per la considerazione sul mio lato creativo, molto apprezzata, del tuo plauso cardiaco! :-)
Un abbraccio!
Ax

il 22/03/2011 alle 13:36

Grazie carissima, hai centrato, in ogni concetto il tema di fondo, sulla solitudine (apparente?) dell'uomo al suo destino...
Non scusarti per la lungaggine, che invece apprezzo perché è bello potersi confrontare così...
In effetti hai ragione, l'esistenza non deve indossare il mantello del lutto, ma trovare comunque la propria ragione per affrontare questo avventuroso viaggio. Soli o no...
Un abbraccio caro!
Ax

il 22/03/2011 alle 13:39

concordo in tutto, carissima, al di là delle considerazioni sul destino di un umanità abbandonata a se stessa, i motivi trainanti al futuro possono essere gioiosi e soddisfacenti, finché siamo in vita...
Un abbraccio caro
Ax

il 22/03/2011 alle 13:41

è rimasta solo una grotta per vivere.nella memoria rimarranno per sempre i momenti di disperazione di coloro che hanno perso tutto(petali di ciliegio, pianta molto amata in giappone) fiori caduti prematuramente.siamo in balia del destino, tutta l'umanità vaga in un vuoto assoluto.bravo, come sempre. un salutone, ninetta.

il 22/03/2011 alle 14:24

In realtà dovremmo riuscire ad uscire dalla grotta, specialmente quella di Platone e dei falsi idoli...
Quest'anno l'hanami avrà un sapore particolare...
struggente più di tutte le altre volte...
Un saluto caro e grazie!
Ax

il 22/03/2011 alle 14:53

penso anch'io che l'Hanami sarà struggente e tanti non potranno farlo, perchè molti fiori di ciliegio li ha portati via l'onda.saluti, ninetta.

il 22/03/2011 alle 15:02

....troppo bella. Stupenda e terribile.
Sarebbe banale aggiungere altro a quanto già stato scritto nei precedenti commenti.
Un sentire, assolutamente condiviso.
Ciao Stefy

il 22/03/2011 alle 22:05

Il quadro che tratteggi è denso di chiaroscuri, considerazioni e suggestioni che usi con maestria, sono sempre più di uno i piani del tuo scrivere come articolato è il tuo metro e la tua sintassi.
Io credo che non siano nella essenza dell'uomo il danno ed il male, che non siano connaturati in noi , ma che sia il libero arbitrio la possibilità di scelta che ci troviamo a gestire, ed a subire, il più delle volte senza cognizione di causa e di effetto a tracciare le rotte dei destini, ma questa è solo una opinione come tante.
Bello leggere i tuoi versi ed anche i commenti che essi ispirano a chi ha voglia di soffermarsi a pensare, Grazie Ax.
Sergio

il 23/03/2011 alle 06:01

sarsanno petali di sangue, cara Ninetta...
Il sakura diventerà rosso cupo...
Un abbraccio
Ax

il 23/03/2011 alle 07:56

ti ringrazio per il tuo passaggio gradito e per la condivisione del tuo sentire.
Ti auguro una buona giornata, a presto leggerti!
Axel

il 23/03/2011 alle 07:58

Carissimo, grazie per il tuo sostanzioso commento, su una questione davvero molto al di fuori della nostra portata...
Sono anni che cerco nel modo più sincero e coerente possibile una Verità finale, i segni di un intervento divino a cui vorrei credere...
Ma sono ormai convinto che se Dio c'è è ben diverso dal posteggiatore con barbetta bianca che ti tiene il posto se hai in tasca il santino e mormori due paroline propiziatorie. L'intervento di Dio nelle questioni umane è decisamente fuori dalla sua volontà o possibilità.
In primis, anche filosoficamente, parlando, ritengo che non possa essere lui stesso parte della sua stessa creazione e quindi interagire come se ne facesse parte. Poi, osservando le traversie, i travagli dell'umanità dai primordi, per l'uomo c'è stata una sola costante in overdose: Lacrime e Sangue, e se fosse il buon Padre come noi lo dipingiamo, come potrebbe dare ai suoi figli l'onere di una continua croce piena di spine e chiodi, senza nemmeno la certezza che almeno aveva Gesù, di essere Figlio di Dio?
Ben più grande allora è stato il sacrificio di tutti i martiri che non poessedevano questa certezza.
L'uomo è libero? Solo di accettare le regole del gioco che non conosce... E su quali basi? Su credenze che provengono solo da altri UOMINI!
L'amore è un valore condiviso da gran parte dell'umanità che sia o non sia credente, purtroppo l'ambito di questo Amore è molto ristretto, relegato alla Famiglia, qualche buon amico e molto genericamente al resto dell'umanità (fino a quando non travalica certi confini, se no anche le guerre diventano "sante".
Sto scrivendo molto a braccio, ogni singola questione è stata trattata da calibri intellettuali e culturali ben più nobili, le mie sono considerazioni molto sintetiche e sul terreno della semplicità.
Quanto alla scienza, ritengo che entro un secolo tutti i meccanismi delle leggi fisiche riusciranno nell'intento di fornire un quadro completo della struttura dell'universo, sua genesi (o sue genesi continue, senza un vero inizio) e suoi cicli di trasformazione in espansione e riassorbimento dell'Energia propedeutica ad una nuova compressione e relativa esplosione a modello Big Bang (ma ciclico)
La Fede è un dono nobile che ho vissuto anch'io, ma proprio nella mia volontà di cercare i fondamenti, le radici di questa Fede (tuttora un lavoro in corso, anche qui se sembra il contrario) ho scoperto che sono molto esili anche i processi psicologici per cui l'uomo tende a "sperare" di essere continuamente assistito da un padre bonario (che comunque dovrebbe essere denunciato a telefono azzurro per maltrattamenti indicibili, viste le condizioni di servaggio a mille fattori e meccanismi insiti nella crezione, quindi teoricamente voluti, a meno che la creazione non sia casuale...)
La Natura possiede forze inimmaginabili alla comprensione dei più, è una continua manifestazione di forza distruttiva spaventosa, che casualmente (o forse no?) produce anche la vita stessa che poi però continua a minacciare.
L'uomo è una pulce sulla crosta terrestre, in attesa della prossima cometa che celebrerà con il suo impatto finale sulla terra la fine della storia.
Per un nuovo inizio, probabilmente.
Ma noi non ci saremo. (come diceva una bellisisma canzone di Guccini)
Scusami se mi sono dilungato, assolutamente senza polemica né livore, con grande rispetto per chi ha fede, in attesa che io trovi il mio graal...
Un abbraccio, ringraziandoti epr questo incontro
Ax

il 23/03/2011 alle 08:40

grazie anche per questa gradita "appendice"! :-)
Ax

il 23/03/2011 alle 08:44

hai ragione carissimo, i significati sono anche altri, molto più ristretti ad una singola avventura umana.
Ill male ed il bene, per me, fanno parte dell'esperienza umana, se non non ci sarebbe una coscienza che divide le proprie azioni in positive e negative. Solo in una più alta astrazione, cosmica, il bene ed il male si annulano, per mantenere un equilibrio di forze per cui il male è necessario per valorizzare la coscienza del Bene...
E il libero Arbitrio è purtroppo collegato alla conoscenza relativa che abbiamo del tutto, meno conosciamo, meno siamo veramente liberi di agire, credere e pensare...
Ma anche questa è un'opinione come tante... :-)
Ti abbraccio, carissimo, buona giornata!
Ax

il 23/03/2011 alle 08:57