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Pubblicata il 13/03/2011
Ricordo risa e corse di bambini,
c'è il silenzio ora.
Ricordo soli radiosi e alberi odorosi,
c'è l'oscurità ora.

Ci riunivamo per il gioco
del rialzo, le corse attorno ad un masso.
Il nascondino tra gli alberi brulicanti di vita
e la raccolta delle margherite sull'erba.
Adesso son spogli quegli alberi,
il masso da sterpaglie ed edera è incatenato
mentre l'erba è gialla e rara.
L'ombra del castello incombe minacciosa
sui ricordi felici di questo giardino.

Ricordo suoni di gruppo.
Ora uno ad uno gli strumenti, emettono
suoni vuoti e spenti che si disperdono nell'aria,
riecheggiando nell'infinità d'un cielo imbrunito.
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Sono ricordi un poco tristi
che passano nella mente
qualche volta Gaudenzio,
poi tutto passa e si riprende a vivere.
Buona serata.
Marygiò

il 13/03/2011 alle 17:03

i ricordi creano sempre nostalgia, bisogna conservarli sempre perchè sono la nostra storia, molto bella. ninetta.

il 13/03/2011 alle 21:03

Sembra quasi un un'indagine sul significato universale dell'abbandono, e la trovo arte compositiva.

il 14/03/2011 alle 09:00

Grazie dei commenti ciao.

il 14/03/2011 alle 14:14