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Pubblicata il 13/03/2011
Se non dovessi tornare

non sarà un caso

non lavatevi le mani

a quello ci penserà

chi con il ferro colpirà la carne

egli saprà parlare alla folla

e vorrà sapere chi sarà libero

o chi, stridendo i denti

sarà crocifisso su di un monte arido

di una villa in periferia

socchiudo gli occhi

non temo l'ululato del lupo

ne il canto delle sirene

non incateno il mio corpo

non voglio

non posso

saranno le membra aride di sudore

mentre si contorcono a spronare

l'esile alito di vita

ora

conscio del mio desio

ammiro l'ultimo calar del sole

che si frammenta sul mare

quel mare che vide il mio sorriso...
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In questi versi il poeta sfrutta l’effetto del ritmo calmo e nel rallentamento narrativo alterna quello meditativo ed impulsivo, interessante per l’impatto sulle tematica personale e sulla resa scenico lirica.

il 13/03/2011 alle 10:27

mi limito al titolo, e spero che tornerai Sempre.
qualsiasi cosa voglia dire , Sempre.

il 30/03/2011 alle 13:50