Del mio essere androgino
mi confonde il fumogeno
dell’infedeltà dei sensi…
La retrospettiva di vacui
sguardi, gelosamente densi
custodisce sepolta
l’incoscienza dove io nacqui;
mi lascerebbe sconvolta
se solo ne scoperchiassi
le fossili membra della ragione
accigliata dai massi
dell’inumana religione.
Sono lui e sono lei
più immortale degli dei,
più caduco di colei
che divide i sogni miei…
Michele Punziano 11.03.2011