PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/10/2002
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi
a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo,
il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile,
la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere
- e non far partecipare nessun altro - nella logica del gioco
la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto
verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi
se i primi sono irragiungibili. Sono tanti, arroganti coi più deboli,
zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici, guardali:
stanno dietro maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole
s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che
vogliono si sappia in giro fanno: spendono, spandono e sono quel che hanno..

Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio
Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio

...e come le supposte abitano in blisters full-optional,
con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland,
vivon col timore di poter sembrare poveri: quel che hanno ostentano,
tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino
costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole
sul tetto che S. Marco nel Vangelo. Sono quelli che di sabato
lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli,
medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili
cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano
su un albero - Boom! - Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano
più rossi d'un livello di Doom...

Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio
Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio

Ognun per sè, Dio per sè, mani che si stringono tra i banchi delle chiese
alla domenica - mani ipocrite - mani che fan cose che non si raccontano
altrimenti le altre mani chissà cosa pensano - si scandalizzano - Mani
che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino,
mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano
alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girar più, quelli
che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che
compran Class, che son sofisticati da chiamare i Nas, incubi di plastica
che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella
che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura
della loro luna nera...

Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio
Sono intorno a me ma non parlano con me..
Sono come me ma si sentono meglio.





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SAI NON SAI PERDERE, E NON CONOSCI IL RISPETTO, SI è UNA CANZONE, TI ASPETTAVO AL VARCO, TU CHE SCRIVI POESIE SENZA SENSO, COME "I quattro elementi" SE HAI PROBLEMI PRENDITI UN Pò DI FERIE E NON TE LA PRENDERE CON ME SE NON RIESCI A STARE FERMO CON LE TUE PAROLE, IO NON TI ROMPO E TU NON ROMPERE A ME....SE VUOI LEGGIMI SENNO DATI UNA CALMATA.... UN DOLCE ADDIO

il 03/10/2002 alle 11:46