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Pubblicata il 10/03/2011
Cigno Nero all'Orizzonte del Vuoto

(Fiumi di zolfo)

Germogliano icone
di tempi corrosi
nelle iridi liquide,
frantumate in volo
da irrisolte farfalle,
mitragliate in breve
da semplici parole.

(fra le crepe)

Il vento sfiora la pelle,
nel furto complice
d'impalpabili memorie
come sabbia dalle dune,
lasciando alla notte nera
il ricordo del sole,
sui frammenti delle ciglia.

(del buio che danza)

Sinuoso striscia il silenzio
che azzanna e divora
l'anima a strisce.

(un valzer triste)
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questa "stazione" della tua ricerca spirituale mi viene da associarla ad una delle varie stazioni della salita di Cristo al Calvario e, in particolare la prima mi riporta alla crocifissione mentre la seconda al silenzio che seguì alla morte. Non so perchè forse per le immagini tanto dolorose di quelle "farfalle mitragliate in volo" e per quei "fiumi di zolfo" tra le crepe dell'anima.
Ci trovo degli elementi molto sensuali, l'aggettivo "sinuoso" ad esempio e il buio che "danza" mentre "il silenzio striscia sinuoso"...accattivante e infido. Non so come spiegare...sono in difficoltà verbale. Diciamo che questa esperienza ha lasciato l'amaro in bocca, non è stata come sperato e l'anima è a brandelli. Anche il "valzer triste" mi suggerisce la stessa immagine: il valzer è una danza molto sensuale però è triste .Anche il vento che sfiora la pelle ha un che di sensuale...mentre porta via il sole.
insomma mi rendo conto di essere un pò caotica ma non riesco a rendere a parole le sensazioni che provo. Spero che hai capito lo stesso.
Concludendo: mi piace molto anche se terribilmente triste.
ti abbraccio
eos

il 10/03/2011 alle 15:01

grazie per tutto quello che hai rilevato, non è caotico il tuo commento perché il caos è nelle mie visioni e tu lo cogli benissimo.
Per il momento chiudo questa esperienza, ringraziandoti di cuore
Un abbraccio
Ax

il 10/03/2011 alle 15:10

Se questo Axel è lo stesso che ho letto altrove, devo dire che si legge e si fa leggere sempre con molto interesse per il il suo gradevole idioma e per la particolare modulazione che riesce ad imprimerne ai suoi versi.

il 10/03/2011 alle 15:13

Grazie caro Ugo per la tua presenza qui...
Sì, ci conosciamo da tempo, ultimamente anche su poetika...
Grazie per la considerazione, che è reciproca
Un caro saluto
Axel

il 10/03/2011 alle 15:43

quadro da vernice, rich.

il 10/03/2011 alle 17:48

Già il titolo la dice tutta sull'atmosfera dei tuoi versi, come quei fiumi di zolfo fra le crepe del buio che danza un valzer triste.
Immagini dolorose e tristi specialmente nei primi versi con quelle farfalle mitragliate e nella chiusa il silenzio che azzanna e divora l'anima...
Ti ho sottolineato i punti che più mi hanno colpito e, scusami, non mi sembra neanche un commento decente il mio fra questi versi che mi hanno un pò tutti presa e non so dove soffermarmi di più,visto che tutta quanta mi è piaciuta, anche se prevale dolore in ogni verso.
Ti abbraccio,
helan

il 10/03/2011 alle 18:04

nera, che piu' nera non si può..in questo paesaggio spettrale dove è la notte nera che trattiene il ricordo di sole, c'è solo una speranza..che appunto dalla notte, dal suo grembo rinasca il giorno, che è comunque un atto di fede...bella ax, e per un pelo non me la son persa...un abbraccio

il 10/03/2011 alle 18:30

sì, è una metafora a doppio senso...
Ciao!
Ax

il 10/03/2011 alle 19:19

merciRich!
Ax

il 10/03/2011 alle 19:20

il tuo commento è più che soddisfacente, credimi, mi gratifica la tua considerazione
Un abbraccio
Ax

il 10/03/2011 alle 19:21

ti ringrazio Arturo, lieto che ti sia piaicuta al di là del nero...
Ti auguro una buona serata
Ax

il 10/03/2011 alle 19:22

Axel, non ho trovato il tuo messaggio in risposta al mio commento, dove lo hai lasciato? Scusa, ma non sono ancora molto pratico del sito, nè sono riuscito ad inviarti questo messaggio al tuo indirizzo, me lo rifiuta.
Ciao. Ugo.

il 10/03/2011 alle 20:41

un cigno nero all'orizzonte del vuoto manda già un messaggio di tristezza di fine di qualcosa..seguono fiumi gialli di zolfo(elementi che compaiono sempre, come anche il mercurio,che fanno parte della composizione del cosmo).i ricordi sono stati corrosi dal tempo, trasportati dal vento, mentre il sole è anch'esso un ricordo che svanisce allo sguardo anche se qualche frammento rimane incagliato sulle ciglia, rimane solo il buio della notte nera.ora è solo silenzio che avanza come un serpente sinuoso che compie il suo ultimo assalto sull'anima ormai distrutta.il giallo dello zolfo che rappresenta il sole si sta spegnendo nel suo triste valzer di commiato. un saluto caro, ninetta.

il 11/03/2011 alle 09:51

Bene, bene, lo sapevo che eri tu. Grazie della precisazione. Ugo.

il 11/03/2011 alle 19:12

grazie per il tuo bel commento, cara Ninetta e per le immagini che mi regali innestate sui miei versi
Un abbraccio
Ax

il 14/03/2011 alle 14:14

scusami se solo ora ti rispondo, non ho avuto la possibilità di entrare su PH per un po'...
Lieto di ritrovarti qui,
a presto leggerti
Ax

il 14/03/2011 alle 14:16