PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/03/2011
Nel mio paese non esiste il tempo,
le strade scorrono e finiscono immobili nella foto di un caffè,
non c'è futuro, nè morte,
le donne amalgamano il dolore con il lievito dei dolci
e gli uomini lo gettano nel vino
e ne fanno storie la sera nei bar,
nel mio paese sei sempre qualcuno,
figlio di qualcuno e traditore di qualcun'altro,
lungo il corso il brusio di parole non dette
ti segue,
corre fino alla piazza quieta
e poi si perde
tra le montagne cerulee
dove riposano i giorni.
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E' stato un piacere leggere la tua poesia.
Molto bella.
Alessia

il 09/03/2011 alle 12:08

Mi dà l'idea di come dovrebbe essere la vita, con le azioni che ci seguono, anche quelle degli avi, e tutto si ricompone "tra le montagne cerulee, dove si perdono i giorni"...veramente bella

il 09/03/2011 alle 12:35
dck

prendi una chitarra, pensaci su, magari prendi una pausa e distorci il suono.
Ma prova se puoi, a farne un pezzo musicale

Molto bella davvero
Dck

il 09/03/2011 alle 12:43

una ambiente astorico con donne e uomini intagliati nelle tradizioni e lontananze azzurre, suggestiva poesia, rich.

il 09/03/2011 alle 12:46

Non so di quale paese tu parli, ma il quadro che ne fai è di una straordinaria dolorosa bellezza. Lo vedi come in una serie di foto che immobilizzano la sua verità, fermano il tempo che tuttavia trascorre nelle strade e in quel brusio che ti segue e va verso “le montagne cerulee” come in una processione verso il tramonto” dove riposano i giorni." Senti il dramma che prende forma in quel “non c'è futuro” e si concretizza in una morte che disdegna essa stessa di presentarsi lungo quelle strade che “finiscono immobili” come pietrificate in un tempo che non esiste.
Le donne e gli uomini elaborano il dolore divisi e accomunati nella stessa sorte, le prime come sempre in silenzio nelle loro case, i secondi a sfogarsi al bar dove ti sembra ti sentire raccontare quelle storie in mezzo al vociare e al fumo. Per me, la sensazione più forte e terribile è quel sapere di non esistere per se stessi ma sempre in funzione di qualcun altro. Mentre rileggi la poesia e riguardi quella sequenza di fotografie, ti soffermi sull’ultima dove il pastello delle montagne sfumando accoglie la dolcezza dei giorni di un paese natio che, nonostante tutto, possiede la chiave del tuo cuore.
Moirym

il 09/03/2011 alle 13:14

verità assolute di realtà in via di estinzione
una pennellata di saperi e sapori ineguagliabili urlati con flebili paroll che vanno diritte e dirette all'interno di anime pure
tanto affetto
ninomario

il 09/03/2011 alle 13:18

Molto bella, contiene tutti i sapori della vita paesana.

il 09/03/2011 alle 13:55

grazie Ale, nostalgia :)

il 09/03/2011 alle 14:35

la vita è cosi, nel senso che le azioni degli avi ci seguono anche inconsapevolmente.grazie del commento :)

il 09/03/2011 alle 14:36

dovrei imparare a suonare ;) un abbraccio caro

il 09/03/2011 alle 14:37

e pensa che sono veramente cosi.un saluto :)

il 09/03/2011 alle 14:38

senza parole. commento stupendo.hai sviscerato proprio tutto. grazie davvero :)

il 09/03/2011 alle 14:39

ciao nino, grazie del passaggio. un abbraccio caldo

il 09/03/2011 alle 14:39

grazie :)

il 09/03/2011 alle 14:40

mi sembra di assistere ad una proiezione di un film muto dove le parole vengono proferite dallo spettatore con la stessa lentezza che invade il vivere in questa poesia. ogni angolo è comunque intriso di dolcezza, come l'accettazione dei giorni che passano senza mutare nel tempo. molto bella , complimenti. ninetta.

il 09/03/2011 alle 15:42

grazie

il 09/03/2011 alle 23:18

grazie mille

il 09/03/2011 alle 23:18