MASCHERE
Fissare un punto lontano,
immaginarlo vicino,
indovinare cos’è,
scoprire dentro che c’è.
Maschere, maschere, maschere
colorate come pelle, brutte e belle.
Maschere per tutti i giorni già passati,
maschere per tutti i giorni da passare,
qualcuna per sorridere,
molte per simulare.
attimi travolgenti,
attimi deludenti,
attimi mai riscontrati,
attimi spensierati,
attimi sconsolati, attimi.
Facce di bronzo,
facce da dimenticare;
facce d’acciaio,
facce da immortalare;
facce piene di orrore e di paure,
facce piene d’amore, chiare e scure.
Ma chi ci crede più che grande è il mare,
ma chi s’aspetta di ricominciare,
maschere senza volto, senza fiato,
maschere senza traccia di peccato.
Fissare un punto lontano,
immaginarlo vicino,
indovinare dov’è,
scoprire ch’è dentro di te.
CREDO NELLA TRASMIGRAZIONE DEL PENSIERO
ninomario
Che bella!!! Sei grande nino, grazie per i bellissimi versi....non me l'aspettavo e mi piacciono tanto.
sei bravissimo.
Anch'io credo nella trasmigrazione del pensiero.
Grazie infinite....
Buona serata,
helan
sarebbe bello riuscire a togliersi la maschera, tutti ogni tanto ne indossiamo una..molto bella helan.un salutone, ninetta.
pienamente d'accordo, una festa che non sento per niente, la trovo troppo infantile e ormai anche troppo volgare, come del resto attestano le sue origini.
Un abbraccio
Ax
Sono lieta che la pensi come me e ti ringrazio tanto.
Un abbraccio,
helan
Bellissima poesia Helan
siamo in simbiosi io e te,
uscirà oggi per me
"A' mascera e Pierrò"
ti piacerà vedrai.
Baciotto.
Marygiò
Grazie Marygiò, la leggerò sicuramente...sei sempre gentile...
Un abbraccio,
helan