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Pubblicata il 01/10/2002
Cazzutamente esplicando le forze
Che anni posero a colpi
Di schiaffo e di cappello e di bastone
Sulla sua povera testa il Mai-Concreto parla
Come uom che ciarlando sé realizzi
Sopra le nostre piatte giornate
Lui dispregiando alcuna balconata piuttosto
Una statua pone o un obelisco
A lui solamente intitolato
Cui poi per volontà di essere
Non sé ma il mondo movendo dice
E quello arrangia, dipinge quello
Sé ingigantendo alla social battaglia
E allora ché il pubblico orrore si staglia
Più grosso e la sua ombra minaccia
Finisce inesplicabilmente l'olimpico
Riso a chiunque rivolto
E s'erge gloriosamente tronfio
Con lo schiaffo e con altro bastone
A vantare la propria arretratezza interiore
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