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Pubblicata il 02/03/2011
..”Dimenticami
come si dimentica il seme
nel ventre bruno della terra,
e nell’oblio dei giorni
vita la spunta sul buio…..
Dimenticami
come si dimentica
una parola scappata,
non voluta, non cercata,
triste nel suo cammino…..
Dimenticami
come carezza di perdono,
per amore, oltre muri di muschio ed edera….
Dimenticami
come l’orgoglio cattivo,
che ti avvelena ma non chiede,
e ti avvinghia il cammino
a catene di nulla…….
Dimenticami
perché la vita a volte è una scala a pioli
coi gradini rotti
e ti chiede pazienza a fiotti
e coraggio a ingranaggi……
Dimenticami
perché io aspetterò lune nuove,
e tracce di neve, e giostrine mai salite,
e guance di tramonti,
e cornacchie a gelare
su fontanelle mai stanche,
ma nel sorriso delle primule,
felice come fico nato nel muro,
col cuore raggiante
e ciglia di albe grate,
mi ricorderò di te..
Non aver paura
del gelo di marzo,
sotto i capricci del vento,
la primavera risorge…”
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una stanchezza delusa attraversa il primo marzo, risorge nel finale, ma a me piacciono tanto quei dimenticami che non dimenticherò, e la donna che
li ha scritti, rich.

il 02/03/2011 alle 16:19

..Grazie rich la stima e l'affetto sono reciproci

il 02/03/2011 alle 16:44

Un poco malinconica, ma nel finale apre il cuore alla speranza e alla voglia di vivere.
Brava.

il 02/03/2011 alle 17:11

Multo intensa, in quell'esortazione che avverto sussurrata, stupendo l'incipit, ricamato con altri disegni nelle metafore successive e con un volo finale nella speranza di rinascita.
UN abbraccio
Ax

il 02/03/2011 alle 17:29

è un gran bel dire di un sofferente stanco di patire ma sicuro del suo amare
piaciutissima
a rileggerti
affetto
ninomario

il 02/03/2011 alle 17:39

Il suono di questi versi è incalzante: è un crescendo cadenzato come una pioggia che arrivi piano e poi diventi battente, ritmata da quel ” Dimenticami”. Un vortice che riecheggia parole scappate, non volute, tristi nel loro cammino come l’orgoglio cattivo che ti avvelena, ma anche parole come carezze di perdono, dolci come guance di tramonti o felici come quel fico che vince la sorte avversa che aveva trascinato il suo seme su un arido muro. È vero che la vita è una scala a pioli con gradini rotti ed è altrettanto vero che richiede pazienza e coraggio. Però, nelle parole che scorrono come un torrente ingrossato dalla pioggia, senti la forza di un ottimismo tenace che rinasce anche dal “ventre bruno della terra ” disposto ad aspettare “lune nuove” e deciso a non dimenticare, perché la vita ha la forza di spuntarla sul buio e la primavera risorge sempre… E ti puoi rilassare mentre senti che la poesia gioca con “i capricci del vento” di marzo che ha asciugato la pioggia.
Moirym

il 02/03/2011 alle 17:42

Sembra malinconica ma.... è solo un passaggio di vita che lascia all'altro la libertà di capire e capirsi..ecco perchè finisce con la gioia di vivere..grazie Quiara

il 02/03/2011 alle 18:01

Commenti come un fiero direttore d'orchestra, ma nelle tue "spartito parole" io ritrovo il senso in parte di ciò che ho scritto..grazie Axel, ti abbraccio forte..Snow

il 02/03/2011 alle 18:03

E' un'esortazione al contrario, come dicevo a Quiara è vivere un sentimento così in profondità da riuscire a lasciare all'altro la libertà di dimenticare se vuole, e riesce, di ciò che è stato, ecco la speranza dell'attesa..sicuro del suo amare è verissimo hai centrato in pieno..grazie nino, ti abbraccio Snow

il 02/03/2011 alle 18:08

Siete tutti....stupefacenti qui su poetichouse per come riuscite a penetrare nelle poesie per coglierne sfumature e dettagli profondi..e tu, Moirym come eos mi incanti per come mi dai modo di assaporare ancor più il mio "succo d'anima"..un grazie sussurrato..Snow

il 02/03/2011 alle 18:11

Ps: speravo che qualcuno notasse quel fico perchè è una pianta che riesce a forare il cemento e se baciato dal sole dà anche un profumo incredibile..tu l'hai notato..

il 02/03/2011 alle 18:15

Molto sentita e profonda Snow
la primavera risorge sempre
sulle colline del cuore.

A rileggerti cara amica.
Baciotto.
Marygiò

il 02/03/2011 alle 18:15

Ti rispondo incollandoti un suo brano sperando ti sia gradito, e dimenticavo: grazie per il tuo passaggio
Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano -
Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena -
O aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido
Non avrò vissuto invano.

il 02/03/2011 alle 18:26

Grazie Mary...

il 02/03/2011 alle 18:27

Allora sappi che io e te ci siamo trovati e il nostro grido dolce sarà: Emily per sempre..sono felice di condividere con te questa ammirazione..ciao Snow

il 02/03/2011 alle 18:44

Quel dimenticami ripetuto più volte in un incalzare di metafore bellissime, prima con tono sommesso, poi più forte e poi in tono carezzevole con la speranza certa che ci sarà una nuova primavera in quella chiusa incoraggiante, mi è piaciuto tantissimo.
Una poesia stupenda che ho riletto più volte ...brava snow...
Un abbraccio,
helan

il 02/03/2011 alle 19:11

Grazie Fabio, come stanno cixi e il labrador?bacioni Snow

il 02/03/2011 alle 19:37

Detto da te è un onore, poetessa del cuore..grazie Snow

il 02/03/2011 alle 19:38

Una delle tue più belle poesie questa. Piena di espressioni sublimi...una di seguito all'altra... Ho cercato più volte di commentarla ma... scrivevo e cancellavo, scrivevo e cancellavo... Mi hai commosso alquanto e... forse sbaglio, ma con quel "dimenticami" come una nota ripetuta...ho colto qualcosa di tragico e questo mi ha bloccato. Ho avuto timore, forse ho visto o creduto di vedere cose che non ci sono. Scusami
Con affetto Fabio

il 03/05/2011 alle 23:53

Commenta come ti suggerisce il cuore Fabio, sempre..il cuore non sbaglia mai, io leggerò le tue emozioni giuste o sbagliate che siano e ti risponderò comunque..grazie di esserci..con affetto grande grande Snow

il 27/06/2011 alle 18:45