PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/03/2011
L’amo questa luce delle tre del pomeriggio.
Il verde della verdura diventa intenso ed il cielo
giustamente si fa azzurro. Il sole scorre nelle ossa
ed un tepore rallenta tutto. Sono sacri questi momenti:
a modo suo Dio parla della vita, confida la sua esistenza
e se siamo abbastanza furbi scorgiamo pure il Paradiso.
Che poi la notte ripiomba per confonderci la testa.
Sentiamo la morte fredda e scura con poche
stelle accese per non perdere del tutto
la speranza. Allora mi rammento
del pomeriggio: i suoi riflessi
e le tinte e la lentezza
invadenti dentro i sensi.
Scorie e spoglie ma quanto
basta: infine m’addormento poi
fin dall’alba siedo immobile sulla soglia
della casa aspettando quel miracolo
che di nuovo si ripete alle ore
tre del pomeriggio.
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d'accordissimo con te..non serve credere a Dio per godere di tutta questa bellezza...oltretutto la divinità va oltre le parole ed è inconcepibile, addirittura innominabile..bella molto..ciao

il 01/03/2011 alle 09:32

un'ora insolita per apprezzare Dio... originale, anche il titolo, ciao da rich.

il 01/03/2011 alle 10:39

verissimo:"Anche se Dio non esistesse sarebbe quanto di più bello sia mai stato immaginato ", alla fine non importa tanto che esista o meno, perchè se dopo la morte non c'è nulla non lo sapremo mai. Dio serve soprattutto ai vivi.
Pe rich: le tre del pomeriggio è l'ora della morte di Cristo, se non fosse morto non avrebbe potuto risorgere.
molto bella.
ciao
eos

il 01/03/2011 alle 11:46

Dio non è Cristo, che pure è anche un dio.

il 01/03/2011 alle 13:21

e la trinità?...anche io tendo a distinguerli e considero Cristo più "confidenziale" ,ma Gesù E' Dio.
eos

il 01/03/2011 alle 14:04

Piccolo commento ferdinandeo :
anche se Dio esistesse, sarebbe bello lo stesso continuare ad essere liberi anche non credere in Lui (e sono sicuro che Lui vuole anche questo).

Io, peraltro ci credo (a Dio, intendo, e alla Sua esistenza).

Anche se di notte sono la mia testa e il mio corpo ad essere confusi.

Mi togli le poesie dalla bocca...

Ferdinando

il 01/03/2011 alle 16:50

Grazie Arturo sempre molto gentile. Ciao,

il 01/03/2011 alle 20:37

Effetto della digestione? A pranzo mangio solo cioccolata. Grazie,

il 01/03/2011 alle 20:39

Infatti importa poco. Ma le tre sono davvero un'ora bellissima piena di calore e dilatazione dei ritmi e tonalita' forti ed avvolgenti. La morte del Figlio dell'Uomo non era intenzionale, che peraltro, anche se non fosse successa, sarebbe stata una delle cose piu' tristi mai immaginate. Grazie,

il 01/03/2011 alle 20:45

Ma alla fine, cosa che non ho ancora capito, Dio vuole il congiuntivo, il condizionale o l'imperativo?

il 01/03/2011 alle 20:49

Ma alla fine, cosa che non ho ancora capito, Dio vuole il congiuntivo, il condizionale o l'imperativo?

il 01/03/2011 alle 20:49

Oddio, rispondere dal mio BB (Blackberry) dopo una giornataccia, su questioni tanto complesse che fanno riferimento a elementi di logica e grammatica, sarà difficile.
Diciamo che Dio vuole l'aoristo... Se poi non si capisce c'è sempre Wikipedia che ci aiuta a capire.
Io non so scrivere!
Questa è il mio sistema di difesa.
Addio.
Cioè : a (d) Dio.
La (d) è enfatica.
Ferdinando

il 01/03/2011 alle 23:06

ognuno ha i propri bioritmi. grazie a te, ciao

il 02/03/2011 alle 07:28

Pensa che la confusione dei miei messaggi era dovuta anch'ella all'uso del crackberry... Ma non sarebbe piu' dolce, femminista, materno, moderno, rilassato dirci Alla Madonna? Con lei di sicuro siamo perdonati, (quasi) qualsiasi cosa abbiamo fatto. Con Dio non so se ce la passiamo tanto liscia.

il 02/03/2011 alle 07:31

Allora "Allah Madonna" (per rispettare la par condicio religiosa).

Ferdinando

il 02/03/2011 alle 15:12