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Pubblicata il 24/02/2011
Le donne di Tagore
hanno caviglie leggere
e un tremito fugace
nelle pupille cerbiatte.

Le donne di Tagore si cingono i fianchi
con fiori di mango e di ibisco
e adornano i loro lobi rosati
con la luce di fuggenti mattini

Camminano lungo i sentieri
con le palpebre socchiuse
celando il loro cristallino
più nero delle nubi in tempesta.

Non lasciano mai il loro mantello
sulle rive di fiumi sconosciuti,
o il loro velo ai bordi della notte misteriosa.

Camminano come sospese,
facendo tintinnare i loro monili,
ma non fanno troppo caso
alla rosa che si schiude sopra il seno.

Sono avvezze alla luce della lampada,
riparano il loro incarnato d’avorio
dal sole dei meriggi.

Ma, alla fine del giorno
non hanno vergogna a mostrare
l’incantato giardino
al loro giardiniere
che gentilmente
l’uscio bramato sospinge
con nocche di dita leggere…
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ecco da dove viene la fissazione sulle caviglie sottili.meravigliosa delicata e leggera come un petalo di rosa. la tua bravura esagerata. l'ho incontrato la prima volta nelle medie..( il prof. di spagnolo ci aveva costretti a mandarla amemoria) con :......'cuentan the un sabio que un dia tan pobre y misero estaba que solo se sunstentaba con una yerbas que cojia'.....cito a memoria..sorry eh!

il 24/02/2011 alle 09:18

dimenticato un bacio..dea.

il 24/02/2011 alle 09:18

Le donne di Tagore
han sempre in mano un fiore.
Bella .

il 24/02/2011 alle 09:46

Una poesia alla quale sei molto affezionata, cara Deamor, e che sempre desideri condividere, soprattutto con i nuovi arrivati...
Forse per questo la riproponi così spesso! :-)
A prescindere da ciò, è comunque una bella poesia che lascia un segno: "indimenticabile".
Un caro saluto,
Pau

il 24/02/2011 alle 10:16

io parlavo di caviglie sottili in contapposizione alle mie gambe che d'estate diventato pesanti...

Grazie della lettura.

il 24/02/2011 alle 10:17

che tu te ne ricordi non può che farmi piacere cara Paula, ma sei nel giusto quando dici che la ripropongo per i nuovi amici di Ph. e poi si avvicina la festa della donna e desidero postare tutti i miei omaggi a LEI. grazie del commento. anna

il 24/02/2011 alle 10:23

ho cercato di tradurre quella frase col traduttore di google ma ne esce una frase senza un filo logico, me la traduci tu???grazie.

il 24/02/2011 alle 10:24

che bella rima "Fresca"!!!!
a parte la temperatura di oggi, grazie Quiara!

il 24/02/2011 alle 10:28

ho conosciuto Tagorè molti anni fa, rovistando su una bancarella di libri usati: mi arrivò in mano "Il giardino segreto", cominciai a sfogliarlo sul posto e fui avvolta da un'atmosfera delicata e sensuale, come sospesa...le sue donne sono proprio come le descrivi: creature diafane e affascinanti, pudiche e misteriose...ma quando viene sera aprono il loro giardino di profumi intensi e inebrianti e si trasformano in donne di carne e sensi.
bellissima questa tua. Mi è sembrato di sentire anche la musica di sottofondo.
baci
eos

il 24/02/2011 alle 10:54

letizia soave ho avvertito e senso di beatitudine
toccasana per la mia lenta convalescenza
grazie
aaps
ninomario

il 24/02/2011 alle 11:42

ne sono felice Ninomario!!
senti il profumo dell'ibisco in fiore?
già fioriva la mimosa qui da noi ma da ieri il gelo la sta distruggendo. un affettuoso saluto dalla tua amica Anna

il 24/02/2011 alle 12:03

grazie mia cara eos, sì, la lettura dei grandi ispira anche i piccoli come me,purchè non ci sia "plagio" ma solo ispirazione...un bacio. anna

il 24/02/2011 alle 12:05

:-)))) smack ! io ho una caviglia rotta e sono sensibile alla parola caviglia.

il 24/02/2011 alle 12:50

volentieri in sintesi: raccontano di un saggio che solo si nutriva di erbe che raccoglieva, un giorno si gira e vede che un uomo si nutre delle radici, insomma di quel che resta, di ciò che lui butta. A 13 anni mi aveva molto colpita e non l'ho mai dimenticata, te la ridico và che mi piace............... :-).....quentan the un sabio que un dia, tan pobre y misero estaba que solo se sustentaba con una yerbas que cojia...bè lo spagnolo non è perfetto :-)))))

il 24/02/2011 alle 12:56

appunto io mi chiedevo cosa avesse a che fare l'erba con la caviglia leggera! Smacck
una carezza leggera alla tua caviglia rotta

il 24/02/2011 alle 13:47

bella...sì...un omaggio alle donne indiane, forse le più belle donne del mondo (per me)

il 24/02/2011 alle 15:08

adoro tagore e lo rivedo nella tua poesia, così delicata..come le sue donne e i suoi canti.un abbraccio, ninetta.

il 24/02/2011 alle 20:20

lo sono senz'altro cara Pat, grazie del commento. anna

il 25/02/2011 alle 14:34

anche io lo adoro, e si vede!
grazie per il tuo commento Ninetta!

il 25/02/2011 alle 14:35

Ci son dei posti dove fioriscono fiori stupendi. L'India ha il suo fascino merito anche delle donne che tu hai descritto in modo.... in modo... (non trovo le parole... scusa)
Complimenti
Con affetto
Fabio

il 25/02/2011 alle 17:20

dolcissimo quell'imbarazzo !
ricambio l'affetto. anna

il 26/02/2011 alle 11:19