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Pubblicata il 24/02/2011
Si, cià tengo proprio cu tè
signora morte,
trase senza bussà
nisciuna porta,
T'appresiente all'improvviso
Cu na falce r'int'è "mmane,
nu mantiello nire,
senza nu surriso.
Ce truove a tutti quante
impreparate,
sule quacche "vvote
si stata invitata,
quanne na malatia ingrata
nun pigliav'à via a essere curata.
Allora arrive tu
spavalda e "nfàme,
pront'à t'arrubbà tutt'ò bene
e l'ammore ca ce stà
r'int'à nu core.

T'arraccumanno na cosa sola,
stà luntano a me chiù che puoi,
pecchè l'aggià ancora vivere sta vita!
Tu l'è spezzata già a mità, na vota!
Perciò tiene nu riebbète cu me,
nun songo pront'ancora
a sentì l'abbraccio tuio,
famm'à respirà a vita
na vota ancora!!!

MARYGIO'

Anche questa è poesia.
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purtroppo la morte non tiene in nessun conto il nostro desiderio di vita, arriva quando il destino ha deciso che dobbiamo andare via e senza tanti complimenti fa il suo dovere . Per questo dovremmo sempre non aspettare domani per fare le cose che desideriamo fare, perchè il domani non è garantito. Nè dovremmo vivere con l'assillo della morte, sennò finisce che non godiamo neanche i giorni che ci sono concessi.
Penso che il tuo timore è legato alla preoccupazione di non fare in tempo a realizzare un tuo grande desiderio, ed è normale, la morte è lo spauracchio di tutti perchè non si sa quando arriva a mandare all'aria progetti e sogni. Però quando saremo morti non credo che soffriremo per ciò che non abbiamo realizzato, anche perchè secondo me il destino assegna ad ognuno dei compiti da portare a termine e quando arriva, vuol dire che il nostro compito è stato svolto e possiamo andare via.
Tu smetti di pensarci.....se è destino che tu realizzi le cose, succederà. E succederà quando deve succedere. Tu non puoi farci nulla: le cose accadono quando devono accadere.
Intanto godi la vita e le cose belle che hai.
Questo è quanto mi sento di dirti.
baci
eos

il 24/02/2011 alle 10:31

solo una marigiò come te poteva competere e patteggiare con la morte che non definirei proprio una ...signora
GRANDE MARIGIO'
ma hai perorato pure la mia causa o te ne sei dimenticata?
à la bonheur!
aaps
ninomario

il 24/02/2011 alle 11:35

Come sempre ti sei qualificata
come commentatrice nata,
mi fa piacere che ti sia piaciuta,
temevo il tuo giudizio perchè
non è la solita perla dell'allegria.
Ma pure questa è poesia.

un grosso bacione.
Mary

il 24/02/2011 alle 11:40

No, Nino ho pensato pure a te quando scrivevo,
la morte ha un debito con noi da pagare,
per questo motivo non ci può ancora visitare,
abbiamo ancora tanto da costruire
ecco perchè ci deve lasciar stare.

Grazie del gradimento.
Un gran bacione.

il 24/02/2011 alle 11:45

non scherzare, io non sono la maestra severa che mette in castigo...e poi mi rendo conto che nessuno può essere sempre allegro, sarebbe inumano. E' giusto che le tue poesie non siano tutte allegre, in fondo sono il tuo diario di bordo e tu come tutti, hai i tuoi momenti no.
tu mi piaci sempre....caso mai mi dispiace saperti triste, tutto qui.
tvb
eos

il 24/02/2011 alle 12:02

No, non lo sono più di tanto credimi!
mi devo solo accontentare
di quello che mi regala il destino
tutto quì anche se qualche volta non mi basta.
me lo devo far bastare lo stesso non credi,
TVB. Mary

il 24/02/2011 alle 12:16

Bella la tua poesia. ma io penso che non vale a nulla pregarla di venire o non venire. Lei è fatta così, viene quando è il momento e, proprio allora, non c'è niente da fare.
A me personalmente la morte non fa paura, avrei più paura per quelli che lascerei e per la mia famiglia che soffrirebbero e si sentirebbero persi.
Conserveremo per un'altra vita le cose irrealizzate e solo sognate...
Ti abbraccio,
helan

il 24/02/2011 alle 15:13

Molto bello il tuo commento
ma per me non vale perchè la vita mia è stata spezzata in due troppo giovane,
per cui la morte ha un debito con me da pagare
e quindi mi deve dare un'altra possibilità non ti pare?


Naturalmente è solo il mio pansiero
poichè accetterò quel che Dio vorrà!

Grazie Helan ti abbraccio.
buona giornata.

Marygiò

il 24/02/2011 alle 15:43

Carissima Marygiò ,
oggi c'è una nota malinconica
nei tuoi versi.
Non è da te parlare della Signora delle Tenebre.
Per ora cerca di vivere il tuo presente.
sempre con il tuo entusiasmo
e voglia di vivere.
Hai ancora tanta vita da goderti
con la tua famiglia.
Ti lascio un abbraccio.
Dora

il 24/02/2011 alle 18:29

Grazie Dora per le tue parole di imcoraggiamento
le ho gradite credimi, sono contenta della lettura e della risposta specifica.

Affettuosamente ti abbraccio.
Marygiò

il 24/02/2011 alle 19:29

credimi, nonostante l'argomento ho trovata questa poesia eccezionale.questo dialogo sereno ma deciso,tu che la cacci via , quasi spingendola...nun songo pront'ancora..molto bella..ti auguro una vita lunghissima..anche di poesia..un bacio, ninetta.

il 24/02/2011 alle 20:28

Mi fa tanto piacere che hai capito
il soliloquio con la signora,
La quale ha un debito con me
quindi mi deve dare il tempo
e un'altra possibilità
per guardare in faccia la vita.

Grazie Ninetta.
un bacio Marygiò

il 24/02/2011 alle 20:39

Anche io ci parlo spesso, ma lei non ascolta. Non è "umana" la morte. Io non la capisco, c'è qualcosa che non torna. E' un grande mistero. Chi le ha dato quel grande potere?
Abbraccio
Fabio

il 25/02/2011 alle 17:27

Comunque la dobbiamo trattare bene la signora, che quando arriverà il momento ci tratterà con più riguardo,
portandoci via in assoluto silenzio,in serenità d'animo.

sono felice del tuo gradimento Fabio
sei l'amico preferito.
Marygiò

il 25/02/2011 alle 17:35