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Pubblicata il 21/02/2011
Ma questo discendere al nulla
nel silenzio del corpo
sei tu che l’ hai voluto uomo
custode di un vuoto desolato?
Nel tempio non ardono lumi
- abbandonata la dea
nell’ incavo del tempo china il capo –
lontane le feste avvolte
nel profumo dei sensi
splendenti melodiose.

Che cercavi nell’ arpa d’ argento
quando tentavi le corde
del tuo ineffabile amore?
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Leggo la tua poesia ed odo...festivo vociare distante e lontano che sfuma nei ricordi di un sole che giace tra la nebbia...

Voce

il 22/02/2011 alle 07:52

Sono lieta di averti evocato queste sensazioni.
Un sorriso da Maddy

il 27/02/2011 alle 11:55