le spine, quelle, insistono sul gamboi di ogni fiore
e la tua è una composizione floreale dal profumo soave.
bravò
a rileggerti
ninomario
triste quel roseto di rose segrete ed ormai svanite ...l'unico indizio della loro presenza sono le spine, il dolore che segue ad un amore finito, tenuto in vita caparbiamente oltre ogni possibile ragionevolezza, con le " dita avvinte al cielo" e fingendo di non vedere le scie di sangue sulla pelle nuda, martoriata dallo "scudiscio" che si celava dietro la favola bella alla quale volevamo insensatamente credere.
La via verso la luce è lastricata di chiodi che fanno male...ma la speranza dell'approdo ci fa sopportarne il dolore.
Mi piace che l'ultimo verso si chiuda con un'immagine luminosa, piena di speranza.
mi è piaciuta particolarmente e l'ho molto sentita.
un abbraccio e buon fine settimana
eos
quel verso la luce mi fa presagire una qualche uscita da una specie di crisi...mi sembra il corollario alla tua precedente, il cielo si è come chiuso, il tempo passa impietoso, il bene non è il bene, favole di parole fatte per il gregge...la chiusa fantastica quasi mi commuove...c'era veramente un giardino segreto fatto per iniziati, ora ci son solo spine..buon sabato caro ax
grazie della tua analisi, sempre puntuale, cara Eos...
L'ultima immagine, per quanto proiettata verso la luce, attraversa comunque un "percorso chiodato"...
Ma è solo poesia... :-)
Un abbraccio
Ax
hai colto perfettamente il senso di quel giardino, caro Arturo....
Ti abbraccio e ti ringrazio per la tua empatia
Ax
Ancora un percorso chiodato verso la luce, nei tuoi versi molto belli, ed un cielo incompreso. Una chiusa stupenda e una lettura altrettanto.....
Bravissimo Ax, mi è piaciuta molto.
Un abbraccio,
helan
