Non ci sono più parole
e il ricordo del calore procurato
schiaffeggia sguardi lontani
che cavalcano il tempo.
Mi volto indietro cadendo.
Il vento mi risolleva
come in un fumetto
allungandomi i capelli.
Desiderio di giovinezza,
di riprendere i propri passi,
eroina in lontananza
dagli occhi da cerbiatta.
La luna si perde in essi…
Mi vesto di seta e fiori.
Ma tutto è così pesante
che cado nuovamente
strisciando sul kimono.
Mancano le parole,
segni comprensibili,
e l’amore per un qualcosa
che conoscevo bene.
Non più ragazza magica,
ho perduto l’identificazione:
dovrò ridisegnarmi
e migrare altrove.
È solo l’inizio…
*
Manga © Paula Becattini