In torrido pomeriggio d’estate
nel frinire delle cicale sui campi
rossi pomodori sonnecchiano
finché uno di loro intona
dapprima sommesso:
“Io sono un pomodoro
io sono un pomodoro...”
Alcuni si uniscono in coro
poi son tutti gli altri che cantano:
“Noi siamo i pomodori
noi siamo i pomodori!!!”
Alché una cacchina
probabilmente caprina
che riposava nell’ombra
a squarciagola comincia:
“Noi siamo i pomodori
noi siamo i pomodori!!!”
Che s'indigna una bacca
a lei affacciata di sopra:
“Ma tu non sei un pomodoro!”
Così il gentile rifiuto risponde:
“Orsù finora voi avete fatto gli str....
perché adesso non potrei
far io il pomodoro?”