Mi fa ricordare....i racconti degli Hindu...sempre pieni di significati esoterici. Come tu sai....io ho un debole....per i lupacchiotti :-).
Se non ti dispiace una domanda.....Sayaq???
In ogni caso....complimenti e saluti, simone
Una bellissima preghiera, molto sentita, molto vera nella sua esposizione per me...
La risposta è nella prima ed ultima strofa.
Grazie del tuo sempre gradito e acuto commento.
Comunque è il nome di un capo Indoamericano, se
ben ricordo della tribù dei Mohicani, un saggio che
ripeteva ai giovani che lo ascoltavano:
"Quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce catturato,
soltanto allora ci accorgeremo
che i soldi non si possono mangiare ???"
Un caro saluto
la saggezza del cuore è l'unica che potrebbe dare una svolta positiva a questo mondo dominato da menti inumane e crudeli.
ho trovato molto coinvolgente questa tua, come un canto nostalgico e disperato.
molto piaciuta.
abbraccio
eos
Si, è stato il mio canto all'Eterno sito nel mio cuore!
Grazie della tua sensibilità...
No, era un capo Mohicano.
Stranamente (??) Sayaq è anche il nome di una
città nella parte orientale del Kazakistan, e ciò
potrebbe far pensare che il suo popolo nomade
abbia attraversato lo stretto di Bering fino a qualche secolo fa appena!
Grazie del commento
avvincente e visionaria, questa favola che si trasforma in preghiera nella chiusa, dove usi immagini calibrate, per evocare un'ascesi.
Yeha Noha!
Ax