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Pubblicata il 02/02/2011
Lasciatemi morire cosi,
come un oceano calmo,
lasciatemi la testa al suolo, tra l'asfalto e le ossa,
non domandatemi, chi ero,
non ho avuto nulla,
a parte la mia ombra,e le mie mille solitudini,
voglio riposare adesso,
tra quegli olmi silenziosi e le siepi grasse
voglio vagare immobile,
e sorridere dei miei poteri,
tra gli abbracci delle anime, posso salvarmi
io che nella mia vita non ho conosciuto nascita.
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dck

sorridere dei tuoi poteri
ecco
sorridere dei tuoi poteri ...

Dck

il 02/02/2011 alle 08:56

va,ochei.
Un sorriso da Viridiana.
P.s. un unico appunto: secondo me vi sono tre virgole superflue e un inciso finale mancante.
Secondo me,neh.
Ri-sorriso.
Sempre io.

il 02/02/2011 alle 10:20

mi piace molto questa tua pubblicazione/poesia. Stranamente (forse) non la trovo triste....ho visto molto più terribili momenti finali. A me....trasmette un senso di pace....anche se non credo che questa è la tua intenzione. in ogni caso......complimenti e saluti, simone

il 02/02/2011 alle 11:34

si infatti è quello che provavo quando l'ho scritta. un abbraccio caro simone

il 02/02/2011 alle 11:57

;)

il 02/02/2011 alle 11:57

vero. c'è qualche virgola di troppo-

il 02/02/2011 alle 12:25

Anche quello che descrivi può essere un modo per lasciarsi andare alla vita.
E' una poesia molto bella.
Alessia

il 02/02/2011 alle 13:11

grazie cara

il 02/02/2011 alle 13:28

c'è un senso di quiete, ma anche di passività, lasciarsi andare troppo è come arrendersi, mai ..io la penso diversamente. comunque scritta molto bene , anche la chiusa. un bacio. ninetta.

il 02/02/2011 alle 13:52

:D

il 02/02/2011 alle 15:17

Lasciarsi andare ogni tanto penso invece sia rigenerante, certo se dopo ne esci più fortificato di prima. Ma mi piace la tua forza d'animo! un saluto

il 02/02/2011 alle 15:18

grazie assai

il 02/02/2011 alle 22:11