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Pubblicata il 27/01/2011
Spesso non ricordo o mi volto
e mi sembra, anzi vedo, un groviglio
di filo spinato. E non è tanto la sua
potenziale pericolosa forma, ma piuttosto
il non poterne scorgere il capo. Così
mi ritrovo in una stanza vuota
sbarcato; la fronte distesa e silenziosa
come un inverno. Capirai, l'ultimo mio pensiero
è provare a dire qualcosa, ché lo sento
inutile nero peso; ogni parola una
ciabatta spaiata. E non c'entrano ti giuro,
il tema natale, Urano
in decima casa.
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spesso anch'io mi son sentito così, soprattutto la ciabatta spaiata, la fronte distesa e silenziosa come un inverno, magnifiche frasi...

il 27/01/2011 alle 16:36
dck

no che non c'entra
so solo che anche se spaiata come una ciabatta
il dialogo nei momenti di 'dispersione' con il tempo diventa prezioso

e si ricorda con ammirazione

Dck

il 27/01/2011 alle 18:29

"sbarcato" come vivere nel romanzo di Defoe. Capirai...ti giuro invocazioni poetiche per eccellenza...e poi virata ironica finale. Bravo!

il 27/01/2011 alle 20:33

fai del disincanto un incanto, è il più bel complimento che faccio da molto tempo, rich.

il 27/01/2011 alle 22:01

Grazie
un saluto. Anakin

il 29/01/2011 alle 18:59

si, il dialogo può diventare prezioso. e anche una ciabatta, dal momento che l'hai persa e non hai idea di dove si possa essere cacciata!
L'ho ritrovata! era finita in lavatrice...:)

il 29/01/2011 alle 19:07

grazie Pat. Penso che un po' di autoironia aiuti a non prendersi troppo sul serio.

il 29/01/2011 alle 19:10

uao! quale onore miss...
un caro saluto.

il 29/01/2011 alle 19:13