Il volo è simbolo di libertà, di riscatto, anche di trasgressione; il volo è spesso un viaggio con una meta che sfugge, a volte è un viaggio dentro se stessi, a volte è una fuga... Affascinante il sogno di perdersi tra ali azzurre per volare oltre, oltre ciò che siamo, oltre la notte, oltre l’universo, ma non oltre l’amore. Nelle tue poesie torna sempre, insistente il suo richiamo. Come se un vuoto incolmabile gridasse al mondo il suo bisogno di riempirsi di vita, perché la vita a volte è avara e non lascia cadere che rare gocce della sua dolcezza. Quel talamo d’acqua su cui immaginare di “ vivere con te una fiaba senza fine “ culla il sogno che dispiega le ali tra tormento ed estasi.
Moirym
fino alla fine, avevo immaginato un egiziano bellissimo e misterioso, dagli "occhi di tenebra" (espressione presa a prestito, non ricordo da chi, forse Alessia)....ma ripensandoci l'idea non è tanto peregrina! Gli indizi ci sono tutti!
ma al di là dell'egiziano, la trovo sensualissima. Direi che la tua poetica sta evolvendo (considerata anche la precedete "y no puedo dormir"), è diventata più sanguigna, in senso positivo. La lettura lascia un senso di dolcissima estenuazione...non so spiegare bene. Dovrò arricchire il mio linguaggio mio Poeta! necesse est se voglio starti dietro.
piaciutissima!
baci
eos
tesorine mie, eos e Moyrim, se anche io scrivessi una nuova DIVINA COMMEDIA senza i vostri stupori che senso avrebbe,vi adoro, baci baci baci. la vostra anna
Belle immagini questi ibis rossi,
che sono in lunghe file sulle rive del Nilo,
per spiccare il loro volo,
sempre più in alto...
e in questa visione fiabesca ,
vedere bianco piumaggio
come manto caro agli dei...
per vivere una fiaba senza fine.
Brava la mia Anny,
sempre più fantasiosa.
Dora
voliamo noi breve,
ma le nostre parole,
i nosti pensieri,
i desideri,
i sentimenti,
effimere gocce dei desideri.
la voglia di esser sempre felici,
sempre buoni
e giusti,
volano sempre nell'aria
del vero...
e cadon' con le tenebre di sera,
con sogni
nei cervelli.
preghiamo, amiamoci,
cari fratelli!
Ivan Petryshyn