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Pubblicata il 26/01/2011
Venus

I
Nel giorno degli specchi
io te l’altro
amami
ci rincorreremo sino all’alba
non senza riconoscere.


II
Non temere
dici un giorno
ti lascerò per un altro.
Non temere
ti terrò con me sempre
come fossi un altro.


III
Le mie braccia magre
come affronto
nessuna donna mai.
Ucciderò tua madre.


Bacco

I
Ne ho chiesto dell’altro
e tu ridi
nel fondo quel che resta.


II
Venne a chiamarmi
era madre era figlia
viola i suoi fianchi mossi
vestita di cristallo sonante.

Ade

I
Presto giungerà
appuntamento dimenticato
perché il sole è alto.


II
Amare nell’Ade
il peggiore dei tormenti
né telegrammi, né connessioni.


III
Uccidete per me
mio amante-rivale
vi darò molto denaro.
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teatralissimi pezzi pieni d'incontri e rinvii, danno la sensazione che potresti costruirci sopra un romanzo moderno, rich.

il 26/01/2011 alle 16:02

grazie....son felice...un commento!! Wow...merci!

il 26/01/2011 alle 18:34

lasciaTela dire una cosa....: la terzina finale, quel delitto ilare su commissione.....è geniale (o tale mi appare).....il resto anche....la quartina iniziale mi ricorda certa deliziosa quadreria da Bellini a Tiziano a Rubens a Velasqueza a Ingres, dove l'amorino presenta a Venere lo specchio con irraggiungibile grazia....e Lei gode da sola, (magari mentre Marte e Efesto, non visti, se la litigano......).
enchantée
nicky

il 26/01/2011 alle 19:30

ma grazie! Per una che era sempre fuori dalla classe...non chiedo di meglio.

il 26/01/2011 alle 22:20

grazie Nicky. A buon rendere.

il 26/01/2011 alle 22:28