Emerga cio che l'intelletto estenda,
la mente, fantasticando arpeggi,
il gusto dell'ignoto la biro tratteggi,
astratto il tempo e pur concreto nel suo divenir.
Febile letizia, in un bacio che gradevolmente diedi,
passion in volto di chi pudicamente amai,
germogli di insano ardor acclami perigli in eventi mai resi.
Immobile, giacqui in terra ove l'amor, delineasse bellezza immortal.
Furtivo, accarezzai cio' che il cor dicesse, leggiadra movenza avanzi in crepuscolo, la cui luce lieve renda evanescente il dolce amor.
Riscopro in te cio' che l cor celato ebbi,
l'amor resti dunque araldo indiscusso, incalcolabile, decorosamente audacie.
con sincero amore dedicata a mia moglie